Il commento al referendum sul Biodistretto trentino
Secondo i promotori della cooperazione, «la comunità trentina ha compreso il progetto di sostenibilità, quindi andremo avanti»
«Il risultato ci sprona a proseguire con determinazione nel nostro impegno della direzione di una sempre maggiore salubrità, qualità e sostenibilità delle produzioni agricole», dice Michele Odorizzi, vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione a commento dei risultati del referendum di ieri. |
L’esito del referendum propositivo sul biodistretto denota una sostanziale comprensione da parte della comunità trentina della politica di sostenibilità che le cooperative agricole e le loro organizzazioni di riferimento stanno portando avanti da diversi anni con obiettivi sempre più stringenti e green.
«I dati della consultazione popolare – commenta Michele Odorizzi, vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione per il settore agricolo – ci spronano a proseguire con determinazione nel percorso che come cooperative agricole trentine abbiamo portato avanti fin qui in termini di salubrità, qualità e sostenibilità delle produzioni, in termini economici, sociali ed ambientali.
«Ognuno di noi, coltivatore o cittadino, ambisce ad avere un ambiente di vita e di lavoro più sicuro, bello e fruibile. E il nostro lavoro continuerà in questa direzione.»
«Salute, ambiente e biodiversità restano le priorità della nostra azione, – conclude Odorizzi. – Il nostro impegno per una agricoltura sempre più green andrà avanti con convinzione e senso di responsabilità verso le nuove generazioni.
«Pensiamo che quella del biologico rappresenti una delle possibili modalità per raggiungere questo obiettivo, che va senz’altro percorsa, insieme ad altre azioni e ad altri strumenti, nella direzione comune e condivisa di un Trentino più sostenibile.»