Musica per l’Autonomia: la première a Merano
Questa sera, domenica 8 maggio, la seconda interpretazione a Rovereto: appuntamento alle 20.30 al Teatro Zandonai
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Al Kursaal, la prima dell’opera vincitrice del concorso di composizione sui «50 anni del 2° Statuto di Autonomia», Memoria Dignum di Tobias Psaier, eseguita dall’Orchestra giovanile di fiati dell’Euregio.
L’evento in occasione della Festa dell’Europa: «Autonomia ed Europa sono due concetti strettamente legati», così la presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano. Stasera alle 20.30 il concerto allo Zandonai di Rovereto.
Melodie tipicamente tirolesi ma anche temi musicali propri della musica popolare italiana, tedesca e ladina costituiscono la base su cui poggiano i motivi musicali che si sviluppano nell’opera vincitrice del concorso di composizione indetto per il 50° anniversario del 2° Statuto di Autonomia dal Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano: si tratta di Memoria dignum, del compositore e polistrumentista di Tiso, in Val di Funes, Tobias Psaier.
La composizione inizia con un preludio moderato che abbozza motivi armonici e melodici; la seconda parte, invece, è più movimentata, con colpi di sparo che introducono il tema della guerra e delle opzioni; la terza, più lenta, rappresenta il lutto e la riflessione, e pone in discussione le decisioni prese; dopo un intermezzo strumentale, segue la quarta parte, in cui si affronta il tema dei contrasti e degli opposti, che si conclude però con un accordo e con un finale grandiosi.
La première dell’opera, che sarà messa a disposizione delle bande musicali dell’Euregio in modo che possano suonarla in ogni occasione ufficiale, è stata eseguita ieri sera al Kursaal di Merano dall’Orchestra giovanile di fiati dell’Euregio, che ha suonato anche altre due composizioni inviate al concorso e ritenute meritevoli dalla giuria: Esse di Marcello Fera e Cincanta di Ivan Marini.
L’orchestra è stata diretta dai Maestri Johann Finatzer, Franco Puliafito e Wolfram Rosenberger. La serata moderata da Dieter Scoz è stata aperta con l’Inno all’Europa, e chiusa, dopo l’esecuzione di altri brani, con gli Inni del Trentino e del Tirolo.
In apertura, il giovane Filippo Bussolati della Scuola Archimede di Bolzano ha evidenziato come dopo questi cinquant’anni di convivenza e cooperazione garantiti dall'Autonomia la provincia di Bolzano sia un esempio a livello europeo: «Siamo la prova che diverse culture possono vivere insieme rispettando le reciproche differenze».
L’evento, organizzato in occasione della Festa dell’Europa, ha messo al centro i giovani e la musica.
«I giovani ci proiettano nel futuro e gli spartiti ci permettono lasciare un segno permanente nella storia, – così la presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano salutando i 425 ospiti presenti al Kursaal. – Autonomia ed Europa sono due concetti strettamente legati: non solo l’Autonomia delle nostre Province e della nostra Regione non sarebbe stata possibile senza il confronto tra due Stati della stessa Europa, Italia e Austria, ma l’apertura dei confini interni all’Europa l’ha resa ancora più solida e concreta, permettendo lo sviluppo di un’Europa delle Regioni più attenta alle esigenze delle minoranze e dei territori.»
Dopo che il sindaco di Merano ha fatto un paragone tra l’armonica collaborazione interna a un’orchestra e il modello di convivenza e pace rappresentato dallo Statuto, evidenziando che entrambi comportano uno sforzo congiunto, anche la presidente dell’Assemblea elettiva tirolese, sottolineando che la musica unisce, ha chiarito che Tirolo, Alto Adige e Trentino sono uniti non solo dalla storia, ma anche dalla collaborazione transfrontaliera.
Il presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, augurandosi che le celebrazioni del 50° servano a rafforzare l’autonomia e i rapporti nell’Euregio, ha auspicato che le esperienze istituzionali di cooperazione transfrontaliera vengano portate dentro la carta statutaria e ottengano un riconoscimento anche a livello costituzionale, da parte dell’Austria e infine della cornice europea, e che si pensi «a una terza stesura dello Statuto».
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano ha infine evidenziato che l’Autonomia altoatesina non è perfetta: c’è sempre molto da fare; tuttavia, l’Europa e il mondo guardano con ammirazione a un’autonomia che ha garantito pacifica convivenza e fruttuosa interazione tra culture, «particolarmente importante in questi tempi di guerra».
L’evento, al quale erano presenti anche consigliere e consiglieri provinciali, sostenuto anche dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento, è stato organizzato con la partnership principale dell’Euregio; la realizzazione artistica è stata affidata a Südtiroler Künstlerbund, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, Verband Südtiroler Musikkapellen e Conservatorio «Claudio Monteverdi» di Bolzano.
L’opera vincitrice era stata selezionata tra le 10 pervenute dalla giuria composta da Manuela Kerer, Eduard Demetz (Conservatorio Monteverdi), Thomas Ludescher, Meinhard Windisch, Johann Finatzer (Verband Südtiroler Musikkapellen) e Gianni Olivieri (Fondazione Haydn).
Questa sera (domenica 8 maggio) la seconda première a Rovereto: appuntamento alle 20.30 al Teatro Zandonai.