Olivi sulla Marsilli: «Ora pensiamo a tutelare i lavoratori»
L'assessore provinciale lo ritiene priorità nell'impegno della Provincia

Impegno massimo della Provincia
autonoma di Trento, per tutelare i lavoratori del salumificio
Marsilli di Trambileno.
«Stiamo cercando di individuare, innanzitutto, un'attività
sostitutiva che subentri per salvaguardare il sito produttivo, -
puntualizza l'assessore provinciale all'industria, artigianato e
commercio Alessandro Olivi. - E abbiamo attualmente in essere
alcuni contatti con aziende sia locali che extraregionali. Per
superare la fragilità dell'assetto industriale dell'azienda è
necessario puntare a una politica di aggregazione. Stiamo inoltre
individuando gli strumenti più efficaci, di concerto con i
sindacati, per sostenere i lavoratori che da quasi tre mesi non
percepiscono lo stipendio.»
L'assessore all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi
ha ricordato il costante impegno negli ultimi anni a sostegno di
questa azienda, che si è materializzato - per citare le ultime due
operazioni - nell'acquisto dell'immobile e contestuale lease back
nel 2007, per un valore di circa 6 milioni di euro, nonché nella
partecipazione al capitale sociale di Trentino Sviluppo, datata
agosto 2009, per un milione e mezzo di euro.
Le suddette operazioni sono state subordinate all'obbligo
dell'azienda di salvaguardia dell'occupazione per 56 unità.
Queste azioni sono state garantite in quanto la Provincia considera
tuttora la Marsilli un'azienda dal valore industriale importante,
rappresentato da due fattori: il marchio e il capitale umano
formato da maestranze competenti e professionalizzate.
«La crisi, unitamente a scelte aziendali sbagliate, ha portato alla
attuale situazione per cui sembra ineludibile la messa in
liquidazione dell'azienda - prosegue l'assessore Alessandro Olivi.
- La gestione di questi ultimi mesi ritengo abbia danneggiato
oltremodo i lavoratori, in quanto il tergiversare ha allungato la
fase di incertezza e ha così posticipato l'attivazione degli
ammortizzatori sociali.»
«Dopo le decisioni dell'assemblea aziendale in programma venerdì -
aggiunge l'assessore provinciale, - dovranno pertanto essere
accelerate le procedure per verificare l'attivazione di una cassa
integrazione straordinaria, onde poter evitare il passaggio diretto
alla mobilità.
«È consapevolmente impraticabile la proposta di un prestito
d'onore, avanzata in questi giorni dalla Lega, in quanto come è
noto questo strumento non è applicabile ai lavoratori subordinati
dipendenti ma solo a singoli che, per usufruirne, devono presentare
un nuovo progetto di impresa entro una data precisa.»
«Semmai questa vicenda ripropone la questione di individuare
strumenti, sia pure di natura straordinaria e temporanea, -
conclude l'assessore Alessandro Olivi, - con i quali la Provincia,
di fronte a gravi e puntuali situazioni che colpiscono i
lavoratori, possa attivare appositi fondi per il sostegno al
reddito nella fase in cui i dipendenti risultano scoperti dai
tradizionali ammortizzatori sociali.»