La cantina Tramin superstar – Di Giuseppe Casagrande

È stata premiata dalla Guida del Gambero come «Cooperativa dell'anno». Assegnati i «Tre Bicchieri»: 12 al Trentino, 24 (il doppio) all'Alto Adige

La spettacolare e avveniristica struttura architettonica della Cantina Tramin.

Attesa con ansia, come avviene ormai da 37 anni, da cantine e aziende vitivinicole, dai colossi della cooperazione e dal popolo dei wine lover, ieri è stata presentata a Roma, al Teatro Brancaccio, l'edizione 2024 della Guida «Vini d'Italia» del Gambero Rosso.
Oltre all'assegnazione dei mitici «Tre Bicchieri» (premiate 12 etichette del Trentino e 24 dell'Alto Adige) sono stati svelati i vincitori dei premi speciali. Uno degli Oscar è stato conferito alla Cantina Tramin premiata come «Cooperativa dell'Anno».
Un riconoscimento prestigioso non solo per la cantina altoatesina, ma anche per le scelte lungimiranti operate sul territorio dal direttore tecnico, l'enologo Kellermeister Willi Stürz.
 

Da ieri è nelle librerie la Guida 2024 dei Vini d'Italia del Gambero Rosso.
 
  Su 2.300 etichette finaliste premiati con i «Tre Bicchieri» 498 vini 
La nuova edizione, curata da Marco Sabellico, Gianni Fabrizio e Giuseppe Carrus, offre una panoramica sul mondo del vino spaziando dalle piccole aziende ai grandi marchi di rinomanza internazionale, dai vignaioli indipendenti, artigiani della vigna, alle grandi cantine cooperative.
Il livello medio della produzione vinicola italiana è in crescita in tutte le regioni del BelPaese. Secondo le degustazioni finali che hanno coinvolto 2.300 etichette, ben 498 sono stati i vini premiati con i «Tre Bicchieri» (rispetto ai 455 dell'anno scorso). Oltre 1.800 i vini che si sono classificati a pochissima distanza dai premiati.
 

Willi Stürz, l'enologo kellermeister direttore tecnico della Cantina Tramin.
 
 Premiati con i «Tre Bicchieri Verdi» 174 vini: il 35% del totale 
È da registrare altresì il boom dei «Tre Bicchieri Verdi» assegnati dalle commissioni d'assaggio ai vini prodotti da aziende certificate biologiche e biodinamiche: sono ben 174, pari al 35% del totale (erano 154 l'anno scorso). Una percentuale impensabile fino a pochi anni fa. Un record assoluto per la guida dei «Vini d’Italia», a conferma di un trend virtuoso che si alimenta di vendemmia in vendemmia, dalle micro-cantine alle grandi aziende capaci di rilanciare le molteplici sfide della sostenibilità ambientale.
Infine 56 sono i vini premiati reperibili in enoteca entro la fascia-prezzo dei 15 euro. Tra questi sette etichette addirittura si possono acquistare con meno di dieci euro.
 

Marinella Camerani, Corte Sant'Alda, Mezzane di Sotto (Verona) vignaiola dell'anno.
 
  Le rivoluzioni, i cambiamenti climatici e la transizione digitale 
«Non bisogna aver paura del progresso» – ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta, intervenuto durante l’evento al Brancaccio.
«In Inghilterra, nei primi decenni dell’800 i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro. Ma sappiamo tutti come finì: ci furono tre rivoluzioni industriali, aumentò la produzione, il benessere e anche l’occupazione. Oggi anche il vino sta vivendo la sua rivoluzione. Di fronte ai cambiamenti climatici è sempre più difficile avere l’anno, che io definisco, della sincronizzazione, ovvero quello in cui va tutto bene. Quindi, la viticoltura è destinata a soccombere? No, perché l’uomo guarda al progresso. Da qui l’importanza che la transizione digitale potrà avere nei prossimi anni per costruire nuove annate straordinarie. Unica condizione – ha concluso l’ex ministro e produttore di vino – mischiare l’intelligenza artificiale a quella umana.»
 
Concorde con Brunetta Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology Saf per la Protezione Civile che ha parlato degli effetti dei cambiamenti climatici sulla viticoltura: «Al momento – ha spiegato – i modelli previsionali rilevano come ci siano le condizioni per una probabile siccità. Ed eventuali piogge nel breve termine senz’altro non basteranno a recuperare questa anomalia.»
 

Michele e Massimo Bernetti proprietari di Umani Ronchi (Osimo), cantina dell'anno.
 
  Ecco i vincitori dei Premi Speciali assegnati dalla Guida del Gambero 
- Il Rosso dell’Anno è stato assegnato ad una sontuosa edizione del Barolo Vignarionda Ester Canale Rosso ’19 di Davide Rosso. Un vino di spettacolare ricchezza che riesce ad abbinare una straordinaria armonia. È l'ennesima conferma della Langa come uno dei grandissimi terroir dell’enologia mondiale.
- Il Bianco dell’Anno è friulano: il Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic, che ci dimostra ancora una volta come i bianchi italiani possano essere affascinanti e longevi.
-Le Bollicine dell’Anno sono appannaggio della Lombardia con il Franciacorta Nature 2016 dell'azienda Gatti, storica maison della denominazione.
- Il Rosato dell’Anno è il Cerasuolo d’Abruzzo Tauma ’22 di Pettinella. Un rosato dal tratto artigianale, verace, davvero identitario.
- Il Vino da Meditazione dell’Anno è un Marsala Vergine Riserva 2011 della Florio. Un meritato contributo al rilancio di questa storica prestigiosa denominazione.
- La Cantina Emergente è Tenuta Ceri di Carmignano, che debutta in Guida con una affascinante versione di Carmignano, la Riserva Arrendevole ’20.
- La Vignaiola dell’Anno è Marinella Camerani di Corte Sant’Alda, Mezzane di Sotto (Verona). Una vita spesa tra le vigne, in armonia con la natura.
- Il Premio per il Progetto Solidale va all’azienda Velenosi. Da alcuni anni Angela Velenosi porta avanti un’iniziativa virtuosa che sta dando un concreto aiuto ad un gruppo di ragazzi autistici.
- Il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile va a un’azienda umbra, Terre Margaritelli di Torgiano, uno dei borghi più belli d'Italia, esempio di viticoltura di qualità rispettosa dell’ambiente e dei valori sociali.
- Il Premio per il Miglior Rapporto Quatità Prezzo quest’anno è stato assegnato al Mandrolisai Rosso Fradiles ’21 della Fradiles di Atzara (Nuoro). Un rosso memorabile, da vecchie vigne ad alberello, con rese bassissime. Il prezzo più che accessibile.
- Il Premio Speciale per la Cooperativa dell’Anno torna in Alto Adige e va alla Cantina Tramin, che da anni interpreta il territorio in maniera magistrale.
- Il Premio di Cantina dell’Anno infine è stato assegnato alla Umani Ronchi di Osimo. L’azienda della famiglia Bernetti veleggia da anni a livelli di eccellenza. La serie di etichette degustate quest’anno oltre ad essere perfettamente rappresentativa dei terroir in cui opera, ha dimostrato ancora una volta il valore dell’azienda.
 

Tre Bicchieri al Riesling 2022 Pojer & Sandri (nella foto Fiorentino Sandri).
 
  Tra le grandi denominazioni dominano Barolo e Chianti Classico 
Tra le grandi denominazioni, al top dominano Barolo e Chianti Classico, con 25 «Tre Bicchieri» a testa, seguite, a distanza, da Etna (16, tra bianchi e rossi), Verdicchio (14, tra Castelli di Jesi e Matelica), Brunello di Montalcino (14), Barbaresco (12), Amarone della Valpolicella (12) e Franciacorta (12).
Anche quest'anno la Guida «Vini d'Talia» ha ospitato due territori fuori dai confini nazionali: il Canton Ticino (3) e la Brda, vale a dire il Collio Sloveno (4), territori uniti all'Italia da legami storici e culturali millenari che li rendono vicini alla nostra tradizione vitivinicola.
 

Francesco Moser con il figlio Carlo e il nipote Mattia, l'enologo di Maso Warth.
 
 I «Tre Bicchieri» della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso
TRENTINO (12 TRE BICCHIERI) 
- L’Ora Vigneti delle Dolomiti Bianco IGT 2021 Pravis, Lasino.
- San Leonardo 2018 Tenuta San Leonardo, Borghetto d'Avio.
- Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2020 Marco Donati.
- Teroldego Rotaliano Vigilius 2020 Azienda De Vescovi Ulzbach.
- Trentino Pinot Nero Faedi 2020 Bellaveder, Faedo.
- Trentino Riesling 2022 Pojer & Sandri, Faedo.
- Trento Brut 976 Riserva del Fondatore 2012 Letrari.
- Trento Brut Altemasi Graal Riserva 2016 Cavit
- Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012.
- Trento Brut Rotari Flavio Riserva 2015 Rotari.
- Trento Extra Brut Rosé 2018 Moser, Maso Warth.
- Trento Inkino Extra Brut Rosè 2019, Mas dei Chini.
 

Mezzacorona ha conquistato i Tre Bicchieri con il Trentodoc Rotari Flavio Riserva 2015.
 
ALTO ADIGE (24 TRE BICCHIERI) 
- Chardonnay Kreuzweg Family Reserve 2019 Castelfeder.
- Chardonnay V. Au Riserva 2019 Tiefenbrunner.
- Gewürztraminer Auratus 2022 Tenuta Ritterhof.
- Gewürztraminer Brenntal Riserva 2021 Cantina Kurtatsch.
- Gewürztraminer Nussbaumer 2021 Cantina Tramin.
- Lago di Caldaro Classico Superiore Quintessenz 2022 Cantina Kaltern.
- Lagrein Riserva 2020 Untermoserhof Georg Ramoser.
- Lagrein Taber Riserva 2021 Cantina Bozen.
- Merlot Nussleiten Riserva 2019 Castel Sallegg.
- Pinot Bianco Sanct Valentin 2021 Cantina San Michele Appiano.
- Pinot Bianco Sirmian 2021 Nals Margreid.
- Pinot Grigio Giatl Riserva 2020 Peter Zemmer.
- Pinot Nero Aton Riserva 2018 Elena Walch.
- Pinot Nero Trattmann Riserva 2020 Cantina Girlan.
- Santa Maddalena Classico 2022 Pfannenstielhof Johannes Pfeifer.
- Sauvignon Lafóa 2021 Cantina Colterenzio
- Sauvignon Renaissance Riserva 2020 Gump Hof Markus Prackwieser.
- Spumante Brut M. Classico Athesis 2020 Kettmeir.
- Terlano Pinot Bianco Abtei Muri Riserva 2020 Cantina Convento Muri-Gries.
- Terlano Pinot Bianco Vorberg Riserva 2020 Cantina Terlano.
- Val Venosta Riesling V. Windbichel 2021 Tenuta Unterortl Castel Juval.
- Valle Isarco Grüner Veltliner Praepositus 2021 Abbazia di Novacella.
- Valle Isarco Kerner Aristos 2022 Cantina Produttori Valle Isarco.
- Valle Isarco Sylvaner R 2021 Köfererhof Günther Kerschbaumer.

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Giuseppe Casagrande - [email protected]

Mas dei Chini, sulla collina di Martignano, cantina, ristorante e agriturismo.