Il sogno americano di un giovane trentino – Di Nadia Clementi
Per i giovani calciatori italiani l’America non è così lontana: ne parliamo con Daniele Proch classe 1996, cresciuto ad Arco
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Per i giovani calciatori italiani l’America non è così lontana. ne parliamo con Daniele Proch classe 1996, cresciuto ad Arco.
Dopo gli studi parte per la Carolina del Nord e riceve una borsa di studio per il calcio universitario.
A Duke University, si specializza in giornalismo politico e studi sui media.
Il motore è sempre lo stesso: la passione per il calcio e il desiderio di formarsi professionalmente nel panorama statunitense.
Quel doppio binario sport-studio ha spinto Daniele, e come lui tanti altri ragazzi, ad andare oltreoceano per intraprendere un percorso che non dimenticheranno mai.
Daniele perché hai deciso di studiare negli Stati Uniti?
«Dopo aver conseguito il diploma al liceo scientifico, non volevo essere forzato a scegliere fra pallone e libri.
«Su consiglio di mio cugino e famoso tennista Andrea Stoppini, sono partito per gli Usa, dove ho avuto la possibilità di frequentare il college come studente-atleta.»
Chi ti ha consigliato la Duke University? Come ti sei trovato?
«La Duke University non viene scelta dagli studenti. È l’università che recluta i ragazzi che si distinguono nell’ambito accademico e/o sportivo.
«Alla Duke ho trovato un mondo nuovo, pieno di possibilità. È come una famiglia, i rapporti che ho instaurato rimangono per sempre.»
Come si svolge la tua vita normalmente negli Usa?
«Al momento sono un calciatore professionista per North Carolina FC. La mattina mi sveglio, faccio colazione, e vado ad allenamento.
«Di solito per le 13:00 sono di ritorno. Ho il pomeriggio libero, e di solito scrivo se ho qualche pezzo da consegnare.»
E in queste giornate di emergenza sanitaria?
«Sto a casa e mi alleno nel cortile di sotto. Poi leggo, scrivo, guardo The Wire e Better Call Saul.»
Cosa ti manca dell’Italia?
«Famiglia e amici in primis. Poi alcuni cibi autentici.»
Raccontaci il tuo percorso calcistico statunitense.
«Sono andato prima a Catawba College, e dopo un anno mi sono trasferito alla Duke, dove mi. sono laureato nel dicembre del 2019. Lo scorso febbraio ho firmato un contratto da calciatore professionista con North Carolina FC.»
Che cosa è il draft?
«Una lotteria durante la quale le società professioniste americane selezionano i giocatori del college.»
Che differenza c’è tra il calcio Italiano e quello in USA?
«Il calcio collegiale è fisico e basato sulla corsa. La serie B americana, dove gioco ora, si avvicina di più all’Europa come stile di gioco. La tattica che facciamo in Italia, però, è molto più dettagliata.»
Quali sono le tue ambizioni per il futuro?
«Giocare come professionista per i prossimi 10-12 anni e allo stesso tempo scrivere e rimanere coinvolto nel mondo del giornalismo. Una volta che smetto di giocare, farò il giornalista o broadcaster a tempo pieno.»
Qualche consiglio a chi come Te vorrebbe partire alla ricerca di nuovi orizzonti?
«Partite! È un’esperienza formativa che vi aprirà un sacco di porte.»
Nadia Clementi - [email protected]
Daniele Proch - [email protected]
@ProchDaniele, @danieleproch, @danieleproch21