Doppia preferenza di genere. L'auspicio della Vallagarina
Mozione della Comunità e dei Comuni di Rovereto, Mori, Ala, Nomi, Calliano, Volano
Nel luglio scorso il consiglio della Comunità della Vallagarina ha votato all'unanimità la mozione per la doppia preferenza di genere che era stata precedentemente presentata nel corso di un incontro tra l'esecutivo e il Comitato «Nonultimi».
Nella Vallagarina, oltre alla Comunità, hanno votato a favore della mozione i Comuni di Rovereto, Mori, Ala, Nomi, Calliano, Volano, tutti convinti nella bontà di promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere nelle Istituzioni perchè a distanza di settant'anni dalle 21 donne che fecero parte della Costituente, il cammino della parità di genere, soprattutto in politica, è ancora incompiuto.
L'azione del Comitato Nonultimi e il disegno di legge Maestri/Bezzi che è attualmente in discussione in Consiglio provinciale puntano a far approvare anche in Trentino la doppia preferenza di genere per favorire l'accesso delle donne attraverso la parità di genere nelle liste al fine di riequilibrare la rappresentanza femminile in politica.
Va ricordato che la Regione Trentino Alto Adige è l'unica in Italia a non essersi ancora dotata di una normativa elettorale comunale che preveda la doppia preferenza di genere per i comuni sopra i 5.00 abitanti.
Ora, pur non entrando nel merito della discussione in atto nel Consiglio provinciale, preme evidenziare come il territorio della Vallagarina e in particolare i consigli comunali di 6 Comuni per un totale di quasi 65 mila abitanti sui circa 88 mila dell'intera valle si siano già espressi con voto favorevole.
Auspichiamo che il Consiglio Provinciale nel suo importante ruolo di organo di indirizzo e funzione legislativa tenga conto di tale espressione favorevole a una normativa che chiama in causa tutta la società civile, tutti i cittadini elettori, uomini e donne, in quanto la differenza di genere - che è essenziale nella società civile in tutti i suoi ambiti - diventerà una ricchezza non solo politica, ma anche umana e culturale nelle nostre istituzioni rappresentative.