Vino sfuso a prezzi stracciati – Di Giuseppe Casagrande
In Francia condanna esemplare per due «négociant» di Bordeaux accusati di aver acquistato vini sfusi ad una cifra equivalente a 1 euro a bottiglia
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Condanna esemplare in Francia per due importanti «négociant» di Bordeaux, Cordier e Maison Ginestet accusati di aver acquistato a febbraio vino sfuso in tonneaux a prezzi stracciati, ovvero l’equivalente di 1 euro a bottiglia.
Sono stati condannati dal tribunale commerciale di Bordeaux a pagare 350.000 euro di risarcimento a Rémi Lacombe, produttore del Médoc, che li aveva accusati di aver violato la Legge Egalim sui prezzi agricoli, e in particolare l’articolo 442-7 del Codice del Commercio mai applicato dai Tribunali dalla sua creazione nel 2019.
Infatti, è la prima volta, riporta il magazine francese «Le Figaro Vin», che la giustizia condanna gli acquirenti di prodotti agricoli per aver applicato prezzi troppo bassi.
Clamoroso furto in una cantina di vini pregiati della Borgogna
Un'altra notizia ha suscitato scalpore in Francia per un furto clamoroso in cantina. Un dipendente di una casa vinicola della Borgogna è sospettato di aver rubato più di 7.000 bottiglie per un danno di almeno 500.000 euro.
Secondo il «Journal de Saône-et-Loire», che ha rivelato la vicenda, il dipendente sarebbe stato filmato da una telecamera di sorveglianza mentre rubava quattro bottiglie.
Dopo la denuncia del suo datore di lavoro, la persona è stata arrestata e la sua abitazione è stata perquisita.
Bottiglie di grandissimo valore come i Grand Cru Vosne-Romanée
Durante la perquisizione gli investigatori hanno scoperto un gran numero di bottiglie, comprese quelle di altre aziende vinicole dove il sospettato aveva lavorato in precedenza.
Un «bottino», accumulato in tanti anni, con bottiglie di grandissimo valore come i Grand Cru Vosne-Romanée.
Non ci sarebbero, tuttavia, prove che il sospettato sia riuscito, almeno per ora, a rivendere una sola bottiglia del malloppo.
In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – [email protected]