«Autonomie regionali», a che punto siamo?
Al Festival dell’Economia le riflessioni degli esperti Mario Bertolissi, Floriana Cerniglia, Fulvio Cortese e Gianfranco Viesti
Mario Bertolissi (costituzionalista), Floriana Cerniglia (insegna economia politica), Fulvio Cortese (docente di Diritto amministrativo), Gianfranco Viesti (insegna Scienze politiche) stimolati dalle domande di Eugenio Occorsio giornalista de “La Repubblica” hanno illustrato, attraverso le discipline di loro competenza, a che punto siamo nel percorso di attuazione delle norme costituzionali che consentono di attribuire alle regioni ordinarie «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia».
I ragionamenti degli esperti non hanno fatto intravedere una situazione dinamica e chiara ma, piuttosto, una «situazione di stallo» che, potrebbe anche rivelarsi negativa secondo una parte della riflessione di Viesti «l'Italia rischia un salto nel vuoto di cui gli Italiani non sanno niente».
Da tutti è stato sottolineato che i problemi sono seri e che la richiesta di forme e condizioni di particolare autonomia da parte delle tre regioni, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna deve essere esaminata attentamente.
Nelle riflessioni esposte dagli esperti è stato evidenziato come i ruoli di chi fa cosa o di chi dovrebbe fare non sono così chiari e che pare «di non essere di fronte a quei principi di efficienza e responsabilità che dovrebbero essere applicati».
Mario Bertolissi ha sottolineato che «ci vuole coerenza e onestà intellettuale per poter discutere con competenza delle questioni».
Fulvio Cortese, nel suo primo intervento, ha ricordato che «nel 2011, a dieci anni dalla riforma del 2001, le Regioni ordinarie avevano meno competenze di quelle che avevano prima della riforma».
Ha anche sottolineato che «i costi del fallimento di uno sguardo ampio li stiamo pagando».
Il giornalista Occorsi ha evidenziato ponendo una domanda che l'opposizione che sta al Governo del Paese non si esprime e che pare che «la gestione di una materia così importante risulti affidata alla parte politica che ha a cuore che venga presto risolta».
E, secondo Gianfranco Viesti, «il Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie del Governo Conte, Erika Stefani gioca con la squadra delle Regioni».