«Il Fuoco», 53ª esposizione UCAI – Di Daniela Larentis

La mostra collettiva dell’Unione Cattolica Artisti Italiani Sezione di Trento è in corso nella Cattedrale di San Vigilio, visitabile fino al 24 novembre 2024

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A Trento, nella Cattedrale di San Vigilio è in corso la 53ª esposizione UCAI, Unione Cattolica Artisti Italiani Sezione di Trento, dal titolo «Il Fuoco».
Inaugurata lo scorso 18 ottobre, sarà visitabile fino al 24 novembre 2024 in Aula San Giovanni.
Ad accompagnare l’evento un esaustivo catalogo, impreziosito da dai testi di Mons. Lodovico Maule, Decano del Capitolo della Cattedrale, del presidente UCAI Trento don Marco Morelli, di Giuseppe Calliari, di Cecilia Salizzoni e di Giuliana Pojer.
 
Mons. Lodovico Maule mette in luce in un passo del suo intervento critico: «Il Fuoco, elemento così comune e costante nella nostra vita, ma insieme realtà misteriosa e inafferrabile, tanto è vero che non sappiamo neppure definirlo.
«Di che cosa è fatto? Ci appare con potenza inarrestabile, irresistibile, affascinante, indomabile e incontrollabile. Il fuoco tutto afferra, e non può essere afferrato; tutto doma, ma non è domabile; tutto purifica e non si contamina; riscalda e non si raffredda; trasforma tutto in fuoco, e non si trasforma in nessun altro elemento. Illumina, e non è illuminato né oscurato; è vita, e non riceve vita da nessuno; riempie tutto, e da nulla è riempito.
«Potenza inarrestabile. Ecco perché ci può apparire quale figura e immagine dello Spirito Santo. Siamo grati agli artisti dell’UCAI che offrendoci la loro ricerca artistica riguardo al fuoco ci aiutano a pensare, educano il nostro sguardo, aprono la mente ci aiutano a considerare una realtà che forse, proprio perché è così presente nella nostra vita, non è oggetto di attenta riflessione e comprensione.»
 
Il presidente UCAI Trento don Marco Morelli sottolinea alcuni aspetti legati al tema del «fuoco», nel suo contributo in catalogo:
«Il fuoco, con la terra, l’acqua e l’aria, è uno degli elementi pensati come costituenti la realtà primaria. Per la specie umana rappresenta un mistero fascinans et tremendum, una realtà che attira e costringe quasi all’adorazione ma allo stesso tempo è terribilmente temuta in quanto forza indomabile.
«Il fuoco è vissuto e sperimentato con la forza degli estremi, non può esser una realtà media. Da un lato è pensato come una forza creatrice di origine divina, fonte della realtà suprema, dall’altro è sentito come lo strumento di distruzione degli dei, o comunque della natura, al punto che quando si immagina la fine del mondo si pensa a un fuoco universale che avvolge e distrugge tutto, la cosiddetta conflagrazione universale.
«Il mito del fuoco cosmico precede sia la scienza che la filosofia ed è presente in una moltitudine di forme, nei vari popoli e nelle varie epoche.»
 
«[...] Il fuoco, però, non viene visto soltanto come forza naturale esterna all’uomo, che trasforma le cose, i metalli o i cibi, ma è avvertito anche all’interno dell’uomo, in quello che fa, in quello che sente, in quello che vive.
Diventa metafora di vita e di forza spirituale. È sentito nelle passioni, come l’ira e lo spirito di vendetta, ma anche, e principalmente, l’eros, il grande desiderio, fino ad arrivare al fuoco mistico, cioè il fuoco vissuto al cospetto della divinità - questa immensa forza interiore che il Bernini riesce a rendere tangibile nella sua Estasi di Santa Teresa d’Avila.»
 
«[...] C’è poi un fuoco particolare presente nell’azione artistica. Si parla di un fuoco che viene vissuto in due tempi. Prima come infiammazione vera e propria, la cosiddetta ispirazione, quando la fantasia o il sentimento colgono un’immagine, una melodia o una nota poetica, la cui scoperta suscita una reazione intensa che sconvolge e non lascia indifferenti.
«L’azione artistica è infinitamente lontana dall’apatia, si vivono infatti momenti di trepidazione, di ansietà, di esaltazione, di eccitazione. Si esce dall’esperienza solita dove le cose sono scontate e ci si accorge che qualcosa di nuovo sta nascendo dentro di noi.
«Poi questo fuoco metaforico, simbolico e spirituale viene vissuto nell’impresa del perficere opus. Non basta infatti intuire e sfiorare l’idea, la si vuole produrre e la si vuole coltivare con tutti i tempi che questo richiede [...].»
 
Alcune brevi note biografiche degli artisti in mostra, tratte dal catalogo.
 

UDALRICO GOTTARDI, Foglie e… fiamme, 2024.
 
ANITA ANIBALDI.
Scrittrice, illustratrice, pittrice e poetessa, si dedica con passione all’Arte. Oltre a mostre personali e collettive, regionali e nazionali, tiene corsi di pittura per adulti e bambini.
Durante le Feste Vigiliane 2021 espone gli acquerelli dal tema «La primavera a Trento».
Vince importanti premi internazionali per l’originalità della grafica concettuale e dell’incisione su zinco, praticata nel laboratorio di Adriano Fraccalossi e a Venezia.
Illustra i suoi quattro libri di letteratura per l’infanzia, nonché i libri di alcuni poeti trentini. Usa acquerello, olio e pastello.
«Anita Anibaldi. Il segno dell’anima» (2006, ed. Temi) personale - Casa Marta Coredo (TN); «Anita Anibaldi pittrice» di Renzo Francescotti (2013, ed. Nuove Arti Grafiche), personale - Torre Mirana Trento; «Bottega d’Artista, Settanta nuovi profili di pittori e scultori trentini» di Renzo Francescotti (2015, ed. Curcu&Genovese).
 
GIANPAOLO ANTOLINI.
Nasce a Tione, Trento. Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, lavora come libero professionista, insegna nella Scuola pubblica. Il suo interesse per la pittura nasce alle medie, sui banchi di scuola.
Risale all’agosto 1996 la sua prima personale, allestita presso il Centro Studi Judicaria a Tione, a cui ne seguono altre due - nel 2001 e nel 2008, sempre presso il CSJ - nelle quali presenta opere a olio e acquerello in cui ricorrono frequenti i luoghi cari dell’infanzia, le vecchie case, le piazze, gli angoli caratteristici di Tione e dintorni.
Il desiderio è quello di riscoprire l’identità e l’antica vitalità dei luoghi, di ritrovarvi emozioni e atmosfere perdute e ristabilire un rapporto con il presente, un dialogo intimo e diretto con l’anima delle cose.
Nel corso degli anni partecipa a diverse mostre collettive, specialmente in ambito provinciale. Nell’ultimo periodo si accosta anche alla pittura con i colori acrilici.
Oltre a dipingere Gianpaolo ama scrivere: con Edizioni del Faro di Trento ha pubblicato due romanzi, «La linea rossa» (2018) e «Ciao prof» (2021): il primo racconta dell’amicizia e dell’amore, motori preziosi e insostituibili delle nostre esistenze, il secondo del complesso ma affascinante mondo della scuola.
 
ELA BANASIAK.
Cantante lirica soprano, educatrice in canto ed educazione artistica per bambini e adulti.
Nata a Cracovia, frequenta il liceo artistico e il corso di educazione artistica all’università pedagogica. In questi anni nasce la grande passione per il canto e il teatro.
Nel 2005 si diploma in canto lirico presso l’Accademia di Musica a Cracovia. Durante gli studi lavora per la Filarmonica di Cracovia in un programma educativo per le scuole, facendo concerti per bambini, cantando opere, arie e canzoni.
Nel 2007 lascia la Polonia per studiare con la soprano Gemma Bertagnolli e si diploma in «canto barocco» presso il conservatorio Monteverdi di Bolzano. Partecipa al concorso internazionale Piero Sardelli a Roma, vincendo il premio «menzione scenica».
Partecipa, come cantante, a concerti di musica sacra e profana in Italia, Polonia, Spagna e Germania.
Matura un’esperienza pluriennale come insegnante di arte e immagine, educazione pittorica ed educazione musicale, lavorando all’interno di scuole provinciali del Trentino e dell’Alto Adige.
 

ROSANNA BENUZZI, Ricordo d’infanzia, 2024

ROSANNA BENUZZI.

Nasce nel 1942 a Montichiari (BS). Di madrelingua francese, vive a lungo in Francia dove esercita la professione di tecnico di laboratorio farmaceutico. Qui negli anni ’60 fa parte dell’Associazione artistica «Les Arts - Le Groupe de Roubaix».
Rientra in Italia dove insegna lingua francese nelle scuole superiori e all’Università degli Studi di Trento.
Attualmente è traduttore e interprete. È appassionata dell’arte sotto tutte le sue forme espressive, pittura, scultura, musica, poesia.
 
LICIA BERTAGNOLLI.
Nasce nel 1964. Consegue la maturità artistica e il diploma in clarinetto al conservatorio di Trento nel 1983.
Si dedica all’insegnamento della musica e contemporaneamente frequenta la bottega di vetrate artistiche del mastro vetraio Mario Parisi, dove impara le antiche tecniche della grisaglia e rilegatura.
L’amore per la materia la porta a sperimentare una pittura sempre in trasformazione prediligendo forme e colori legati alla natura.
Espone in varie gallerie (Fogolino a Trento, Castello Estense a Ferrara, ecc.). Vince l’VIII edizione del concorso «La Madonnina» a Centa San Nicolò. Tiene stage di mosaico e vetrate artistiche presso la scuola d’arte americana di Lugano.
Progetta ed esegue vetrate artistiche in varie chiese trentine (chiesa di San Valentino, Levico Terme, ecc.) e vetrate d’arredo per privati. È presente a Ca’ de la Val nel luglio 2024.
 
M.A. MARISA BRUN.
Fin dalle prime esperienze artistiche degli anni ’70 le sue opere vengono segnalate per una innovativa ricerca sulle tecniche utilizzate, meritando attenzione da parte della critica e significativi riconoscimenti.
Da tempo la sua attività è volta alla realizzazione di opere che si distinguono per l’utilizzo di una originale e personale tecnica a base di terre fresate dove realizza il recupero di immagini, atmosfere, poesia... scavando nella materia cromatica con mezzi meccanici, con movimenti sinuosi, apparentemente decorativi, con l’effetto di creare masse e volumi di esasperata efficacia.
È inserita nell’Archivio Artisti Trentini del Mart di Rovereto (TN) e nel sito Archivi/Arte della Regione Trentino A/A.
È presente in «Catalogo Arte Contemporanea Artisti e opere Trentino A/A e Friuli V/G», in «L’Arte nel Trentino dall’Ottocento alla Contemporaneità», in «Collezione Opera d’Arte della Regione Trentino A/A» a cura di M. Scudiero, in «Monografia» e «Bottega d’Artista» a cura di Renzo Francescotti.
Ha presentato le sue opere in Fiere d’Arte nazionali e internazionali, in numerose mostre personali, collettive e manifestazioni di vario genere. Il Comune di Trento ha patrocinato la sua Mostra Antologica in Trento nelle sale di Torre Mirana a Palazzo Thun.
Si è occupata di organizzazione della Cultura con la cogestione della sua Galleria «Quadri Arte» in Trento, della mostra della rassegna annuale «Arteterlago» in Terlago; ha coordinato la Sezione Arti Visive del Gruppo «Alunni delle Muse» di Trento.
Ha fatto parte di alcune associazioni d’Arte locali e dal 2008 è socia attiva di UCAI Trento.
 
CARLA CALDONAZZI.
Negli anni ’70 inizia la sperimentazione pittorica presso il Gruppo Studio Arti Visuali di Trento con la direzione artistica di Mariano Fracalossi. La sua prima mostra personale è del 1984 presso la Galleria Fogolino di Trento.
Successivamente personali a Caldonazzo, Riva del Garda, Trento, Mestre, Venezia, Innsbruck, Hermosillo (Mexico). Fa parte del gruppo di artisti trentini «La Cerchia», di cui è stata presidente, e dell’UCAI Trento. Molte le sue partecipazioni a collettive in Italia e all’estero (Messico, Brasile, Cile, Argentina, Paraguay, Stati Uniti, Canada, Germania, Austria, Spagna, Belgio).
 

CARLA CALDONAZZI, Rocce di fuoco, Catinaccio, 2024.
 
RITA CENCH.
Nasce a Rovereto nel 1952, vive a Nomi. Fin da bambina, è attirata dalle varie espressioni artistiche visive; asseconda nel tempo questa inclinazione con un libero percorso, visitando con costanza mostre, sia locali che internazionali, e fiere, entrando in contatto con personalità artistiche, attraverso incontri o corsi, nell’ordine: Cirillo Grott, Pino Cestari, Toni Gross, Mariuccia Spagnoli, Carlo Adolfo Fia. Dal 2012 fino ai giorni nostri, continua la sua ricerca nel «Gruppo Studio Arti Visuali 2001» sotto la guida artistica di Bruno Degasperi.
È cofondatrice, nel 2013, del gruppo «Amanti dell’arte» di Nomi. È Membership del Mart di Rovereto. Dal 2014 è membro della sezione UCAI Trento.
 
MIRTA DE SIMONI LASTA.
Dal 1975 espone la sua ricerca in Italia, Europa, America, Singapore ed Emirati Arabi. Frequenta corsi all’Accademia internazionale di Salisburgo alla guida degli artisti cinesi Zhou Brothers e soggiorna al Landes Atelier internazionale di Salisburgo.
Partecipa su invito al simposio CEI «100 anni di biennale e di cinema - la presenza della Chiesa» a Venezia.
Per sei edizioni è presente su invito al Convegno Internazionale «Arte, Architettura, Liturgia. Esperienze internazionali a confronto» organizzato dalla CEI e dal Patriarcato di Venezia nell’ambito della Biennale di Venezia.
È accademico di merito dell’Accademia de «I 500» di Roma. Partecipa al corso di specializzazione: «Il progetto architettonico e la composizione artistica ed iconografica al servizio della liturgia».
È presente nelle rassegne provinciali nel 1995-96 e «Situazioni-Trentino Arte 2003» al Mart.
Su invito partecipa in team a concorsi CEI e realizza opere per edifici sacri. Suoi il setto absidale, la Croce gloriosa e l’intervento artistico a sostegno della Madonna nella chiesa di S. Caterina a Rovereto sulla Secchia (MO). Alcune sue opere sono diventate copertine dei libri pubblicati dallo scrittore regista Paolo Damosso: «Romanzo d’Amore. Mario Borzaga» (ed. S. Paolo) e «Adele. La Storia e la Vita» (ed. Effatà).
 
TERESA DELAITI.
Nata nel 1953 a Rovereto, vive a Pomarolo dove realizza le sue opere nel suo «Atelier».
Da sempre affascinata all’arte pittorica studia le varie tecniche con corsi che spaziano dal disegno alla pittura, in particolare presso la «Scuola d’arte De Boni e Martini» con gli insegnamenti del maestro Umberto Savoia.
Trova nella pittura ad olio lo strumento per esprimere al meglio la sua creatività.
Ha partecipato nel tempo a diverse mostre collettive e personali, in vari luoghi a livello regionale e nazionale: a Palazzo Libera di Villa Lagarina, a Trento al Palazzo della Regione e Sala Thun di Torre Mirana, a Rovereto presso la sala lras Baldessari e Casa Antonio Rosmini, a Riva del Garda presso la Sala Craffonara, a Milano e Bergamo.
Da alcuni anni è membro di UCAI Trento e fa parte del gruppo «Amanti dell’arte» di Nomi.
 

GIULIANA POJER, Deserto di fuoco, 2024.
 
TULLIA FONTANA (LULA).
Frequenta l’Istituto d’Arte di Trento, prosegue i suoi studi a Venezia presso il Magistero e infine all’Accademia di Bella Arti.
Qui si diploma, con il massimo dei voti, sotto la guida di Giuseppe Santomaso nel corso di pittura, di Arnaldo Battistotti e Mauro Guadagnino nel corso di incisione.
Partecipa a varie mostre collettive di livello nazionale, conta al suo attivo diverse personali.
È stata insegnante di educazione artistica presso la Scuola Media di Grigno, Borgo e Roncegno Valsugana.
Nel tempo libero organizza attività integrative nelle scuole e tiene corsi di arte.
Ultimamente si dedica alla pittura di icone, a volte anche rivisitandole ed interpretandole in modo personale.
Dal 2007 fa parte dell’UCAI Trento. Hanno scritto di lei: Rinaldo Sandri, Luciano Coretti, Renzo Francescotti e Nicoletta Tamanini.
 
MAURIZIO FRISINGHELLI.
Nasce a Rovereto, inizia la sua attività artistica sotto la guida di maestri aderenti a diverse esperienze artistiche e culturali. Si dedica successivamente all’incisione e poi alla scultura.
Per i suoi lavori utilizza ceramica, bronzo, terracotta, legno, mosaico anche abbinati assieme. Espone dal 1972.
Ha al suo attivo innumerevoli mostre sia personali che collettive in Italia e all’estero.
Partecipa all’attività dell’UCAI con la sezione di Trento della quale è socio dal 1995.
Consegue il Master di 1° livello in «Architettura, Arti Sacre e Liturgia» presso l’Istituto Regina Apostolorum di Roma nell’anno Accademico 2007-2008.
Sue opere sono collocate in luoghi pubblici in diverse località del Trentino, in Chiese dell’Emilia Romagna e della Sicilia.
 
UDALRICO GOTTARDI.
Nasce a Tione nel 1950, frequenta dapprima la Scuola Professionale ENAIP a Tione conseguendo il Diploma di Congegnatore Meccanico.
Segue un corso serale di Cesellatore in Rame all’INIASA a Trento alla fine degli anni ’60.
Successivamente si iscrive all’Istituto Statale d’Arte «Alessandro Vittoria» di Trento, diplomandosi Maestro d’Arte nella sezione Arte dei Metalli.
Già insegnante di Educazione Artistica nella Scuola Media, si dedica al disegno dal vero utilizzando – oltre alle matite – la penna «BIC».
La sua grande passione è la fotografia. Ha sviluppato e approfondito tecniche di ripresa fotografica, sia in analogico che ora in digitale, e tiene corsi per adulti all’Istituto Guetti di Tione.
Conta al suo attivo numerose mostre collettive e personali. Giornalista pubblicista dal 1993, è promotore di Circoli Fotografici.
È membro attivo di diverse attività di volontariato e presidente di AVULSS ODV Tione.
 
SILVIO MAGNINI.
Nasce a Vermiglio nel 1946. L’interesse e la passione per la pittura è un talento innato che matura negli anni.
Partecipa attivamente in diversi gruppi formativi di grafica, incisione, tempera, acquarello, olio, mosaico e tecnica su vetro, sperimentando tecniche che utilizza anche nella vita professionale (per esempio per stimolare la creatività delle persone anziane nell’attività ricreativa in casa di riposo), prima come animatore culturale alla casa di riposo (RSA) di Trento e quindi come direttore alla casa di riposo (RSA) di Lavis.
Dal 1998 fa parte del «Gruppo Studio Arti Visuali 2001» di Trento di cui è stato vicepresidente fino al 2007, gruppo guidato dai maestri prof. Mariano Fracalossi prima ed ora dal prof. Bruno Degasperi dell’Istituto d’Arte di Trento.
Oggi fa parte della «Cerchia» e dell’UCAI Trento. In questo ambito ha potuto partecipare a diverse mostre espositive personali e collettive prevalentemente in ambito locale.
 

LINA PASQUALETTI BEZZI, Fuochi, 2024.
 
DAVIDE MONTANARI.
Nasce a Fusignano (RA) nel 1950.
Dopo il diploma presso l’Istituto d’arte del mosaico di Ravenna, frequenta l’Accademia Belle Arti di Bologna.
Partecipa a campagne di scavi e restauro presso Ravenna, Pompei, Ercolano, Sibari e Piazza Armerina. Insegna dal 1971 al 2007 Educazione artistica presso le scuole di Pinzolo, Riva del Garda e Arco.
Per diversi anni dirige ad Arco un laboratorio/scuola di mosaico. Sue opere sono esposte sia in Italia che all’estero.
 
MARCO MORELLI.
Sacerdote dal 1967, già insegnante di Storia dell’Arte, poi di Filosofia e Storia nei Licei, lavora come scultore da oltre quarant’anni, con più di ottocento opere in legno, terracotta, bronzo e marmo, presenti in chiese, banche, piazze e case private, con decine di mostre collettive e una ventina di personali.
 
ANGELO ORLANDI.
Scultore, pittore, nato a Limarò di Lomaso nel 1943, trascorsa l’infanzia a Villa Banale, dal 1984 ha il suo atelier a Lavis, ove vive. Frequenta la scuola di scultura presso l’Istituto Artigianelli di Trento, poi l’Istituto d’Arte a Pozza di Fassa; abilitazione presso l’Accademia di Brera.
È stato insegnante di Discipline Plastiche ed Educazione Visiva presso gli Istituti Statali d’Arte di Gargnano del Garda e Trento.
Ha allestito mostre personali in Italia ed all’estero e partecipato a numerosissime mostre collettive.
È stato incoraggiato ed apprezzato dal Maestro Pietro Annigoni. Ha affrescato varie chiese ed edifici nel Trentino.
 
LINA PASQUALETTI BEZZI.
Nata in Alto Adige, da tempo risiede e lavora a Trento.
Conclusi gli studi a Venezia, ha insegnato discipline artistiche nelle Scuole e Istituti di 1° e 2° grado.
Ha tenuto seminari didattici di aggiornamento per l’educazione all’immagine in accordo con il Provveditorato agli Studi.
Ha fatto parte del corpo docente dell’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento.
È presidente fondatore del Gruppo acquarellisti trentini (GAT). Molteplici le sue mostre personali e collettive in Italia ed all’estero.
 
GIULIANA POJER.
Nasce in Valle di Cembra dove vive e lavora. Diplomata all’Istituto d’Arte approfondisce negli ultimi anni le tecniche grafico-pittoriche, dalla incisione calcografica nei suoi diversi aspetti, alla pittura ad olio, l’utilizzo delle terre, la materia acrilica, ed in particolare l’acquerello.
È membro dell’UCAI sezione di Trento e partecipa all’attività di altri gruppi d’arte in Trento.
 

ANNAMARIA ROSSI ZEN, Se bruciasse la città, 2024.
 
ANNAMARIA ROSSI ZEN.
Nasce ad Adria (Rovigo). Vive e lavora a Trento.
Studia pittura all’Accademia «Cignaroli» di Verona, Arte Applicata a Urbino, tecniche incisorie a Venezia e al Gruppo Arti Visuali di Trento.
Approfondisce la sua ricerca artistica alla Künstlerhaus di Salisburgo.
Nel 1960 inizia la sua attività espositiva partecipando a selezionati concorsi d’arte nazionali e internazionali.
Numerosi i premi e i riconoscimenti, tra questi: la Medaglia per Meriti Artistici del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel 1999. Partecipa ad oltre 300 rassegne d’arte e ha al suo attivo 130 mostre personali organizzate in Italia e all’estero.
Stand personali sono stati, più volte, allestiti alle Fiere Internazionali d’Arte Contemporanea in Italia e in Austria.
 
RITA SAVINO.
Diplomata in Tecnico dei servizi sociali, diplomata in Addetta alla Ristorazione come cuoca, Operatrice dei servizi Sanitari, lavora da 30 anni come decoratrice presso la Distilleria Marzadro, nascendo come autodidatta nel decoro e nella pittura.
Nata nel 1972 a Rovereto, coltiva l’amore per l’arte pittorica, partecipando negli ultimi 5 anni a mostre collettive nel nostro territorio.
Conta al suo attivo la partecipazione a diversi corsi con grandi maestri, come De Carli, De Gasperi, Ceramiche Leonardi, gestendo anche un laboratorio di terracotta dal 2000 al 2006, attualmente alunna del Maestro Albert Dedja.
 
CAMILLA TOSETTI.
Nasce a Brescia nel 1948, frequenta la scuola d’arte e partecipa a diversi concorsi pittorici, mostre collettive e corsi serali.
Nel 1978 si sposa e si trasferisce a Rovereto, dove frequenta i corsi serali del maestro Pino Cestari, figura fondamentale per la sua formazione.
Attualmente segue i corsi di acquerello sotto la guida di Raffaella Baldessari.

Daniela Larentis – [email protected]