Tre premi Nobel alla settima edizione del Festival dell’Economia

Contrariamente al passato, stavolta ci saranno anche esponenti del governo

Nella foto, i Nobel Peter Diamond, Dale Mortensen e Christopher Pissarides.
 
Per la prima volta saranno numerosi gli esponenti del governo al Festival dell’Economia che si terrà a Trento e Rovereto dal 31 maggio al 3 giugno 2012, cosa che in passato non è accaduto.
Il tema della sesta edizione è noto, «Cicli di vita e rapporti tra generazioni». Il riferimento alla crisi è più che evidente, ma ne coglie un particolare aspetto, quello della contraddizione per cui da una parte si cerca di dare lavoro ai giovani e dall’altra di posticipare l’età della pensione.
In tutto questo il governo Monti ha un ruolo decisamente importante perché se non ha avuto difficoltà ad aumentare l’età della pensione, dall’altra non è riuscito a trovare sbocco per il lavoro delle nuove generazioni.
La presenza di ministri (tra i quali la Fornero) sarà utilissima per dibattere su questo ossimoro tra volontà e azione.
Sarà presente anche la Camusso (CGL) che ha definito quelle della Fornero Lacrime di coccodrillo.
 
In più ci saranno i tre premi Nobel 2010, Chris Pissarides, Peter Diamond e Dale Mortensen (contributi alla teoria delle frizioni di ricerca).
Pissarides, nato a Cipro [unico Nobel cipriota – NdR], si è laureato in Economia nel 1971 all'università dell'Essex. Si è successivamente iscritto alla London School of Economics, dove ha ottenuto un master in Economia nel 1973 sotto la supervisione dell'economista matematico Michio Morishima.
È titolare della cattedra Norman Sosnow in Economia e direttore del Programma di ricerca sulla macroeconomia al Centro per le Performance Economiche, entrambi posizioni ricoperte presso la London School of Economics.
Peter Arthur Diamond è un economista statunitense. Dal 2003 è presidente della American Economic Association ed è membro della National Academy of Sciences e dell'American Academy of Arts and Sciences.
Anche Dale Thomas Mortensen è un economista statunitense. Dal 1980 è docente di «Managerial Economics and Decision Sciences» nella Kellogg School of Management. Dal 2006 al 2010 è stato Visiting Professor alla the School of Economics and Management dell'Università di Aarhus.
 
La «Teoria delle frizioni nel campo macroeconomico» in economia macroeconomica si basa sulla la teoria del «matching» (o ricerca del matching), che è uno strumento matematico che descrive la formazione di relazioni mutualmente benefiche nel tempo.
Questo modello offre un modo per modellare i mercati in cui le frizioni prevengono un aggiustamento istantaneo del livello di attività economica.
Tra le sue varie applicazioni, la teoria è stata usata come piattaforma per studiare la «disoccupazione frizionale».
Per Disoccupazione frizionale si intende la situazione momentanea che si ha quando i lavoratori in cerca di impiego non lo trovano immediatamente e durante la ricerca vengono considerati disoccupati anche se poi trovano il lavoro relativamente in fretta.
L’ammontare dipende quindi dalla frequenza con la quale i lavoratori cambiano lavoro e dal tempo impiegato per trovarne uno nuovo.