Il libro storico della settimana – Di Guido de Mozzi

Arrigo Petacco L'esodo. La tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia Editore Mondatori - Milano 1999

Il contenuto
Arrigo Petacco ha affrontato nel 1999 un'operazione mai coronata da successo prima di allora: riportare alla luce il dramma degli italiani d'Istria dal 1944 al 1946 e sollevare, finalmente, la pesante cappa che ha tenuto nascoste le storie drammatiche di 350.000 nostri connazionali. Nonostante siano passati più di 50 anni da quei tragici avvenimenti, il racconto delle foibe, della deportazione e dell'esodo forzato degli italiani d'Istria si trova con fatica nei manuali di storia contemporanea. Era un vuoto che doveva essere colmato.
Ma sono passati altri 5 anni prima che il parlamento potesse fare una legge per commemorare il «giorno del ricordo».

Il commento
Beh, Petacco è riuscito non solo a fare luce in questa buia pagina della nostra storia, ma ha raccontato in maniera piacevole, chiara e obbiettiva come le foibe siano in sostanza delle grandi tombe monumentali senza croci, dove migliaia dei nostri concittadini NON riposano in pace. Vittime innocenti di una prima «pulizia etnica» sia gli italiani barbaramente assassinati dai miliziani di Tito, sia le 300.000 persone forzate all'esodo, costrette ad abbandonare le loro case e la loro terra dalla violenza nazionalista, sciovinista e comunista di un leader che ha saputo cavalcare il particolare momento storico il maresciallo Tito.
Questo capitolo della nostra storia, che si ha provato cancellare dalla memoria collettiva, è riemerso così con le sue radici e le sue ombre, con le odiose strumentalizzazioni, le colpevoli negligenze e le pesanti responsabilità
L'esodo è il frutto di una lunga ricerca negli archivi, ma anche dell'attenta lettura della fitta memorialistica e pubblicistica che sono rimaste per anni circoscritte negli ambienti della diaspora giuliana.
Io avevo letto parecchio su questo argomento fin da quand'ero piccolo, anche perché la mia famiglia - come moltissime altre famiglie italiane - aveva ospitato dei profughi istriani. Sapevo della loro dignitosa sofferenza, ma confesso di non essermi mai del tutto convinto che tutto questo orrore potesse essere esistito veramente, sia perché era davvero angosciante quello che venivo a sapere, ma sopratutto perché non aveva senso (o comunque un senso apparente) il vergognoso e ostinato silenzio dei nostri governi.
Grazie a questa ricostruzione storica, lontana da ogni interpretazione ideologica, ho ripreso contatto con la verità di una profonda ferita in quella bellissima terra della nostra patria, in cui la presenza di etnie diverse ha favorito, di volta in volta, odiose manifestazioni nazionalistiche, quasi sempre alimentate dall'ideologia vincente.