Cartoline di Bruno Lucchi: settembre viaggi, oggi come allora
Il menhir è un monumento preistorico costituito da una sola pietra di notevole lunghezza e di forma per lo più irregolare, infissa verticalmente nel suolo
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È buio pesto. L'aereo per Nantes è appena decollato. Sono le ore 22 e si possono slacciare le cinture di sicurezza. Peccato avere il finestrino a disposizione quando fuori a parte qualche luce lontana delle città che sorvoliamo, non si vede assolutamente niente.
Provo a chiudere gli occhi ma l'idea di tornare in Bretagna dopo così tanto tempo non mi fa dormire, troppi i ricordi.
A questo punto è doverosa una spiegazione: i miei primi lavori tridimensionali sono delle forme ispirate alle prime pietre erette dagli uomini nel neolitico che ho appunto chiamato menhir.
Inizialmente in terracotta ma ancora oggi li costruisco assieme a dei megaliti di grandi dimensioni in acciaio corten, per questo oltre che per l'amore del viaggio e della fotografia amo la Bretagna che è per me fonte d'ispirazione.
Mentre le storie di sfide e tradimenti mi frullano nei pensieri, lo steward consiglia di allacciare le cinture di sicurezza.
È quasi mezzanotte quando atterriamo a Nantes non siamo ancora in Bretagna ma quasi quasi ci siamo, al mattino visita al centro storico della città e poi via, si riparte, per la sera arrivo a Lannion finalmente in Bretagna, base per questo viaggio.
Era il 2004 quando io e Graziella partimmo per la Francia con la Renault-Espace carica di sculture. Prima tappa Vallauris in Costa Azzurra, alla fondazione Sicard-Ipertì, dove, ci attendeva una cordiale cena preparata dagli amici Odettè e Dèdè.
Dopo una dormita ristoratrice partiamo all'alba alla volta di Le Poiré-Sur-Vie nella regione del Vandée.
Qui, invitato a esporre con alcuni artisti dall'amico e pittore Alain Bonnefoit.
Dopo aver allestito la mostra e fatta l’inaugurazione con ostriche e Muscadet, ripartiamo con la promessa di ritrovarci dopo dieci giorni per riprendere le opere, caricare, e rientrare alla volta di casa.
Si parte alla scoperta di nuovi luoghi; il giro della Bretagna in dieci giorni.
L'attrazione per questa regione dalle coste selvagge battute dall'oceano, con città medievali ricche di storie e leggende, l'energia dei suoi luoghi sacri che ci attrae, molti preistorici, con menhir, dolmen e numerosi allineamenti, la cultura dei celti e le storie dei Cavalieri medievali lette in gioventù, Re Artù sovrano dei bretoni che riuniva a corte i cavalieri disponendoli intorno a una tavola rotonda, simbolo di eguaglianza.
Le storie della regina consorte Ginevra con Lancillotto, di Excalibur la famosa spada nella roccia che si trova ancora nella foresta di Broceliande e la bella foresta Paimpont, dove sono ambientati i racconti del mitico re, di Merlino e dei suoi cavalieri.
In quei giorni la fama del clima della Bretagna non si era smentita per niente. Il vento la pioggia come pure il freddo, nonostante fosse maggio, ci ha accompagnati per quasi tutte le giornate.
Ricordo ancora il sito di Carnac chiuso per pioggia, dove, per toccare e abbracciare i menhir abbiamo scavalcato la recinzione del sito e fatto il pieno dell'energia sprigionata da quelle lunghe file di pietre allineate in direzione del sole nel giorno del solstizio d'estate.
Quanta magia nell'aria, quante emozioni… è qui che sento che la mia arte si rinnova.
Un fiume di idee ispiratrici mi pervade, la testa vaga... sogno nuove opere da realizzare che presto si trasformeranno in realtà.
Ancora una volta voglio concludere con una frase per me significativa: «La scultura, come tutte le arti, è una via regia per conoscere il mondo e svelarne i segreti».
Oliver Delahaye da La vente lisse
Grazie Breizh terra antica e mai domata dall'uomo fino in fondo.
Bruno Lucchi
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