I rappresentanti dell'Associazione
costruttori edili, degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri,
del Collegio dei geometri, danno atto che si tratta di un buon
lavoro quello fatto dalla Provincia autonoma di Trento.
Il Manuale è in sostanza il compendio dei provvedimenti legislativi
adottati per raccordare le normative inerenti l'Urbanistica
provinciale e l'Edilizia comunale, in funzione dei cittadini che
alla fin dei conti sono i veri interessati.
Il manuale è stato presentato oggi da Mauro Gilmozzi (assessore
all'urbanistica, enti locali e personale della Provincia autonoma
di Trento) che ha espresso soddisfazione sia per la metodologia
adottata che per il risultato finale.
L'importante traguardo raggiunto dalla Provincia, a due anni dal
varo del nuovo PUP e della legge urbanistica, consiste nel
completamento del quadro degli strumenti di attuazione, raccolti in
un volume di oltre 300 pagine che ben testimonia la portata del
lavoro svolto dal Dipartimento urbanistica e ambiente, ma che ha
trovato la convinta adesione del Consorzio dei Comuni.
«Una manualistica chiara - ha detto l'assessore Gilmozzi - è lo
specchio delle scelte fatte in questi anni per dare finalmente
uniformità e stabilità nel tempo a norme e regole che toccano la
vita quotidiana di tutti i cittadini.»
«Se il Piano regolatore definisce il quanto, - ha aggiunto
per chiarire le finalità dell'opera - il come lo definisce
il Codice. Il sapere urbanistico, tipico della Provincia e il
sapere edilizio, prerogativa dei Comuni, trovano qui una dimensione
molto più vicina ai cittadini, cui sono assicurati meno burocrazia
e più velocità e semplicità nell'espletamento delle pratiche. Un
passaggio ancora più significativo pensando alle Comunità di valle,
chiamate (proprio per quel che riguarda l'urbanistica) ad assumere
un ruolo decisivo.»
Nella seduta di venerdì scorso la Giunta provinciale aveva
completato il pacchetto di provvedimenti di attuazione del processo
di riforma e riordino della normativa provinciale in materia di
urbanistica ed edilizia.
L'insieme di questi provvedimenti attuativi e delle norme di
riferimento forma ora un sistema organico di disposizioni
legislative, regolamentari e amministrative.
L'obiettivo è quello di assicurare alla disciplina di settore
semplicità, efficienza e stabilità nel tempo, con ricadute positive
tanto per i cittadini e i professionisti che per le stesse
amministrazioni.
Per fornire agli operatori del settore, pubblici e privati, uno
strumento di semplice e rapida consultazione, è stato appunto
predisposto il «Codice dell'urbanistica e dell'edilizia in
provincia di Trento», costituito da una raccolta organica della
nuova normativa urbanistica e delle principali disposizioni di
attuazione (regolamentari e amministrative).
Per rendere ancora più semplice ed efficace la ricerca delle fonti
normative, nei prossimi mesi il Codice sarà consultabile on-line
nella pagina web del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio,
con link automatici di rinvio alle fonti normative, anche di
attuazione, richiamate dalla legge urbanistica e dalle norme di
attuazione del PUP.
Prossimamente saranno inoltre programmate iniziative di formazione
necessarie per rendere efficace il nuovo impianto normativo e
saranno definiti i protocolli informatici per assicurare la
presentazione e la gestione delle pratiche secondo principi di
tempestività e trasparenza.

Mauro Gilmozzi, Alessandro Ceschi e Laura Marinelli, alla
presentazione di oggi.
Codice dell'urbanistica e
dell'edilizia in provincia di Trento
SCHEDA TECNICA
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LA DISCIPLINA LEGISLATIVA
La riforma urbanistica è stata avviata nel 2008 con l'adozione del
nuovo Piano urbanistico provinciale (legge provinciale n. 5), che
ha sostituito il PUP del 1987 come aggiornato nel 2003, e con
l'approvazione della nuova legge urbanistica provinciale (legge
provinciale n. 1), destinata a prendere il posto di quella del 1991
(legge provinciale n. 22).
Nel 2010 la riforma urbanistica è stata affinata dalla legge
provinciale n. 4, con una serie di previsioni di semplificazione e
accelerazione delle procedure edilizie nonché, anche in funzione
anticongiunturale, di incentivazione dell'edilizia sostenibile con
il riconoscimento di bonus volumetrici per gli edifici a risparmio
energetico e di riqualificazione architettonica.
Ora, con questo pacchetto di provvedimenti, la riforma urbanistica
viene portata a regime in combinazione con l'entrata nel pieno
delle loro funzioni delle Comunità di valle, istituite dalla
riforma istituzionale del 2006 (legge provinciale n. 3), alle quali
la stessa riforma urbanistica ha attribuito un ruolo
fondamentale.
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L'ATTUAZIONE
REGOLAMENTARE-AMMINISTRATIVA
Tanto le norme di attuazione del PUP quanto la nuova legge
urbanistica, nel dettare una disciplina generale, hanno demandato
la disciplina di dettaglio ad una serie di atti della Giunta
provinciale, nella forma di regolamenti e deliberazioni.
Alcuni di questi provvedimenti attuativi sono già stati adottati
nel corso del 2008 e 2009. Tra questi si segnalano, in particolare,
la disciplina sugli interventi edilizi nelle aree agricole, la
disciplina della valutazione ambientale strategica (VAS) per gli
strumenti di pianificazione territoriale e le misure in materia di
certificazione energetica degli edifici.
Quest'anno, a seguito della modifica della legge urbanistica
introdotte dalla legge 4, la Giunta provinciale ha approvato gli
altri quattro importanti provvedimenti di attuazione della riforma
urbanistica, dopo aver acquisito su di essi il parere positivo
della competente commissione del Consiglio provinciale (sul
regolamento) e del Consiglio delle autonomie locali nonché un
approfondito confronto con ordini e collegi professionali e
categorie economiche.
Il 25 giugno 2010, con la deliberazione n. 1530, la Giunta
provinciale ha approvato il regolamento di attuazione della legge
urbanistica, che poi è stato emanato con il decreto del Presidente
della Provincia n. 18-50/Leg. del 13 luglio e quindi inviato al
controllo della Corte dei conti: il termine di tale controllo è
previsto a metà settembre.
Nella stessa seduta, con la deliberazione n. 1531, la Giunta
provinciale ha adottato le misure di incentivazione dell'edilizia
sostenibile, prevedendo bonus volumetrici commisurati alla qualità
delle prestazioni energetiche, e degli interventi di
riqualificazione architettonica, già entrate in vigore il
successivo 7 luglio.
Nella recente seduta del 3 settembre, la Giunta provinciale ha
approvato le altre due deliberazioni costituenti il pacchetto di
provvedimenti di attuazione della riforma urbanistica: la n. 2019 e
la n. 2023.
Fra i contenuti di queste due ultime delibere spiccano, per
rilevanza e innovazione, quelle disposizioni di semplificazione
della procedura di rilascio della concessione edilizia, introdotte
dalla legge provinciale n. 4 del 2010, che prevedono il silenzio
assenso in caso di mancato rilascio della concessione entro 60
giorni dalla presentazione della documentazione richiesta
(elevabili a 90 per i progetti complessi), previa diffida.
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LA MODULISTICA
I medesimi provvedimenti hanno approvato anche la modulistica da
utilizzare e la documentazione standard da presentare per la
richiesta di concessione edilizia e per la denuncia di inizio
attività (DIA): tanto la modulistica quanto la documentazione, a
differenza di quanto avvenuto fino ad oggi, saranno
obbligatoriamente uniformi per tutti i comuni.
All'interno della documentazione è inoltre prevista - a seconda del
tipo di intervento edilizio da realizzare - la distinzione tra i
documenti essenziali (che cioè devono essere presentati al momento
della richiesta, ai fini del controllo preliminare sulla conformità
del progetto alle previsioni del piano regolatore) e quelli non
essenziali (che cioè possono essere integrati o richiesti
successivamente per aspetti puntuali o di approfondimento).
Ciò, da una parte, porta ad un significativo alleggerimento della
documentazione da presentare per la concessione o la DIA;
dall'altra, offre tanto al richiedente quanto agli uffici
competenti uno strumento per verificare con immediatezza e
facilità, mediante una check list, la presenza dei documenti
richiesti per le varie tipologie di intervento.
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LA SEMPLIFICAZIONE
Altra misura di semplificazione è la definizione da parte della
Giunta provinciale degli elementi geometrici delle costruzioni e
dei metodi di misurazione nonché la disciplina in materia di
distanze dagli edifici e dai confini: a differenza di quanto
avvenuto fino ad oggi, questi elementi, metodi e modalità di
misurazione costituiranno uno standard minimo obbligatorio e uguale
per tutti i comuni.
Tra le altre disposizioni recenti di attuazione della riforma
urbanistica rientrano la disciplina in materia di spazi di
parcheggio, di fasce di rispetto cimiteriale, nonché i criteri e
limiti delle variazioni di lieve entità apportate in corso d'opera
ai progetti edilizi.
Per quanto riguarda le aree produttive del settore secondario, sono
state definite specifiche disposizioni in materia di realizzazione
di foresterie ed altri servizi strettamente connessi alla gestione
aziendale, nonché indirizzi e condizioni per la realizzazione di
unità residenziali in edifici in cui siano insediate più aziende
produttive.
Altre disposizioni attuative rilevanti riguardano infine le
attrezzature di servizio e infrastrutture strettamente connesse
allo svolgimento degli sport invernali e altre funzioni e
infrastrutture ammissibili nelle aree sciabili.
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L'ENTRATA IN VIGORE
Il regolamento di attuazione - dopo che sarà stato registrato dalla
Corte dei conti - e le delibere n. 2019 e n. 2023 saranno
prossimamente pubblicati nel BUR e quindi entreranno in vigore
contestualmente in ottobre.
Ciò assicurerà la piena applicazione del nuovo ordinamento
urbanistico e, con essa, il definitivo abbandono della vecchia
legge urbanistica del 1991, che in questi anni di transizione aveva
continuato parzialmente a convivere con la nuova.
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