Stromboli: calo dell’attività eruttiva iniziata il 9 ottobre 2022
Attualmente l'ampiezza del tremore si sta attestando a livello medio-basso
Foto dell'INGV.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che durante la notte si sono osservati modesti crolli presumibilmente dovuti all'erosione dei canali dei flussi lavici che si sovrapponevano.
Dalle osservazioni su terreno di personale INGV risulta che continuano i crolli e i flussi lavici, poco alimentati, non raggiungono più il mare e si attestano a metà costa a circa 400 metri slm.
Anche dalle parziali e discontinue immagini delle telecamere di sorveglianza, dovute soprattutto alle avverse condizioni meteo, si osserva che è diminuita l'alimentazione della colata.
Dal punto di vista sismico, nelle ultime 24 ore, l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato varie fluttuazioni, oscillando, principalmente, nei livelli medio-basso e medio-alto, ed ha raggiunto il livello dei valori alti tra le 10 e le 11 UTC e intorno alle 16:30 UTC di ieri.
Attualmente, l'ampiezza del tremore si attesta nel livello medio-basso.
I sismogrammi registrati mostrano la presenza di occasionali segnali possibilmente associabili a rotolamento di materiale.
I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull'isola non mostrano variazioni significative dall'ultimo comunicato, a parte alcuni transienti nel segnale della stazione clinometrica di Timpone del Fuoco di ieri in coincidenza all'aumento del tremore vulcanico.