Concluso il convegno «La Chiesa e gli abusi di potere»

Promosso dal Servizio Tutela Minori della Diocesi di Trento, si è svolto al Vigilianum

«La fiducia tradita. Gli abusi di potere, di coscienza e spirituali all’interno della Chiesa.»
È il tema approfondito nella mattinata di venerdì 10 novembre al secondo convegno promosso a cadenza annuale dal Servizio Tutela Minori della Diocesi trentina (SDTM) al Polo culturale Vigilianum, nel capoluogo.
Ad introdurre i lavori, moderati da don Alessandro Aste, nuovo Referente del Servizio, l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi.
 
«Da lui il ringraziamento a tutti i promotori dell’iniziativa «attraverso la quale ci viene offerta – ha sottolineato monsignor Tisi – una nuova opportunità di riflessione e un contributo significativo per aiutare la nostra Chiesa ad essere sempre più luogo di libertà, di rispetto e piena valorizzazione delle persone.
«È un cammino lungo, per il quale la comunità diocesana intende continuare ad impegnarsi il più possibile, estendendo e consolidando alleanze con altre istituzioni e con la società civile.»
 
Il convegno è entrato subito nel vivo con l’intervento di Anna Deodato (Servizio Nazionale Tutela Minori – Milano) sul tema «Un dolore che non trova pace».
«Ogni volta che ci si ferma 'accanto' a coloro che hanno sofferto a causa di abusi subiti ci si incontra – ha precisato Deodato – con una narrazione singolare, unica, che ripercorre le tappe di una vita nella quale frammenti di dolore riemergono dalla memoria e trovano vie per venire alla luce.
«Frammenti che nel qui e ora si fanno parola e volto, racconto di fatti e narrazione di lotte per vivere. Ascoltare vuol dire partecipare.
«Partecipare vuol dire impegnarci affinché queste ingiustizie non accadano più e perché ciascuna persona possa ritrovare ciò che gli abusi le hanno sottratto: vita, speranza, giustizia, risarcimento, pace.»
 
Katharina Anna Fuchs (Pontificia Università Gregoriana – Roma) ha puntato nella sua relazione a circoscrivere la tipologia degli abusi di potere, di coscienza e spirituali per documentarne poi l’impatto sulla vita, sulla salute e sulla fede.
«Per troppo tempo – ha rimarcato Fuchs – l'abuso spirituale e l'abuso di coscienza non hanno ricevuto sufficiente attenzione e importanza.
«Il silenzio, la mancanza di sensibilità come la mancanza di conoscenza su questi tipi di abuso e sulle interrelazioni tra loro e con altre forme di abuso e violenza, hanno fatto sì che possano continuare ad esistere.
«Le conseguenze a volte devastanti per la vita e la salute delle persone colpite sono spesso sottovalutate, così come la misura in cui la loro fiducia, la loro fede e il loro rapporto con Dio possono essere scossi o addirittura distrutti.
«È quindi fondamentale smettere di chiudere gli occhi di fronte a queste realtà, creare consapevolezza e adottare un approccio attivo al lavoro di prevenzione e intervento.
«Ciò include riconoscere dinamiche e segnali, comprendere il ruolo del potere e della fiducia e sensibilizzare sulle numerose facce che questi tipi di abuso possono avere.
Un primo passo importante è ascoltare le persone colpite e credere loro: questo convegno offre un importante contributo in tal senso, non da ultimo focalizzando l'attenzione su diverse forme di abuso che si verificano nel contesto ecclesiale e collocandole in un contesto più ampio.»
 
Al dibattito in sala è seguito l’intervento di Barbara Facinelli, psicologa e psicoterapeuta trentina, responsabile del Centro di Ascolto del Servizio Tutela Minori della Diocesi di Trento che ha illustrato l’operato del Servizio (sorto nel 2019 e di cui fa parte anche un Tavolo di esperti con competenze psico-socio-pedagogiche, mediche e legali), nel corso dell’ultimo anno.
Il Centro di Ascolto accoglie segnalazioni di possibili casi di abusi verificatisi nell’ambito della Chiesa trentina e all’interno di Associazioni e gruppi ecclesiali.
 
Al Centro di Ascolto si sono rivolte da novembre 2022 ad oggi due persone che hanno segnalato abusi.
Entrambe le segnalazioni riguardano fatti risalenti nel tempo: la prima è relativa ad accadimenti avvenuti al di fuori della diocesi di Trento, da parte di un sacerdote non trentino, nel frattempo defunto, nei confronti di una persona all’epoca minorenne; la seconda vede coinvolto un sacerdote oggi anziano, ai danni di una persona che all’epoca dei fatti era maggiorenne.
 
«Quest’anno – ha ribadito Facinelli – il SDTM della Diocesi di Trento ha voluto focalizzare l'attenzione, attraverso l'organizzazione di questo Convegno, su una tematica meno conosciuta, ma non per questo meno impattante nelle vite delle persone che lo subiscono: l'abuso di potere, di coscienza e spirituale.
«L'intento è quello di dare spazio e ascolto a quello che ad oggi è silenzioso-invisibile, poiché è attraverso lo sguardo di chi guarda, di chi conosce, di chi è stato reso sensibile e informato responsabilmente, che si possono prevenire e far emergere queste forme di abuso in ombra
 
Il Centro di Ascolto del Servizio Diocesano Tutela Minori risponde al seguente numero telefonico: 349/23.72.946 e all’indirizzo mail [email protected].
L’indirizzo postale è: Servizio Tutela Minori, piazza Fiera 2 – 38122 TRENTO.
Il Convegno promosso dalla Diocesi di Trento anticipa la Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, in calendario il 18 novembre.
Un appuntamento istituito dalla Conferenza episcopale italiana in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.