65ª Festa dell’Uva: la coppa va al gruppo «En te na presa»
Si è conclusa con una «passerella di generazioni» che raccontano l’uva attraverso curiose e fantasiose allegorie
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Anche nella 65ª edizione della Festa dell’Uva, la folla è tornata a invadere il paese di Verla già dalle prime ore del mattino: si è iniziato col botto con la partenza della Marcia dell’Uva, che da 33 anni permette ai visitatori di scoprire i vigneti terrazzati e i paesaggi mozzafiato di fine vendemmia.
Sei i carri che con un meteo davvero incerto hanno sfilato lungo le vie del centro, davanti a una folla festosa e sotto la lente di una giuria di esperti del settore, coordinata dal presidente di giuria Mariano Carlini Visintainer.
Sono stati i giurati, metà palesi e l’altra metà «segreti», in quanto esperti conoscitori della Festa dell’Uva, a decretare la classifica finale che ha visto la vittoria del carro del gruppo «En te na presa» che riceve il trofeo dalla Pro Loco di Cembra, vincitrice della precedente edizione.
Lo spoglio dei voti è avvenuto ieri sera sul palco della piazza centrale, davanti alla folla dei gruppi allestitori dei carri allegorici, che hanno seguito con trepidazione la conta dei voti per arrivare al risultato finale.
Il secondo gradino del podio è andato al gruppo Stravazadi, terzo, quarto, quinto e sesto posto rispettivamente ai gruppi Cardani, Palù, Cavezare, 2022 e basta.
Particolarmente apprezzato, con la partecipazione di 67 artisti provenienti da tutto il territorio nazionale anche il concorso the wine spirit, call per artisti e creativi che proponeva di reinterpretare il tema dello spirito dell'uva; spirito che prende vita creando un olimpo di divinità, strani personaggi e allegorie che possono comporre una nuova narrazione del territorio.
Due i voti, uno della giuria tecnica, che ha premiato l’artista Aurora Andreani.
L'altro voto è stato quello della giuria popolare, ovvero la comunità presente alla festa che ha potuto votare visitando l’esposizione delle opere in gara, la piú apprezzata quella di Christian Stenico con quasi 500 voti.
Ottimo il risultato anche per le giornate di venerdì e sabato, con il tradizionale Palio dei Congiai, competizione goliardica tra i gruppi allestitori nel trasporto dell'acqua nelle bigonce, e la novità del Palio dei Ceveri, sfida colpi di piedi e pigiatura, vinti dal gruppo Cardani.
Vari gli eventi che hanno arricchito la festa grazie alla passione di tutti i volontari, da chi ha curato gli stand, le mostre, gli spettacoli a chi ha allestito i carri.
I risultati dei diversi podi e classifiche si possono contare, ma il vero valore della festa sta nel patrimonio immateriale: l'attivazione di una comunità di volontari che collaborano per mesi attorno a un evento che non è solo folklore ma è celebrazione, tradizione, rito profano, socialità e cura di un bene comune.
Verla di Giovo si trasforma nel «Teatro di Giovo», che si esibisce davanti a se stesso e agli altri, tutti parte dello stesso spettacolo.
La Pro Loco di Giovo saluta questa edizione ringraziando i gruppi allestitori, tutte le associazioni, i sostenitori, e gli abitanti del Comune che con il loro prezioso aiuto e con grande orgoglio fanno vivere e crescere la Festa dell'Uva.