L’autonomia del Trentino oggi – Di Mauro Marcantoni – 37
La crescita «avversa» del regionalismo
È paradossale constatare che il decennio apparentemente più promettente, quello che ha aperto il nuovo millennio, durante il quale le autonomie regionali sembravano aver raggiunto la loro massima legittimazione, nei fatti ne abbia segnato il declino.
Un paradosso che ha registrato il suo apice nel 2009, l’anno di approvazione della legge 42, nota come legge sul federalismo, che non solo non ha visto il decollo di un nuovo assetto più incentrato sul ruolo delle Regioni, ma esattamente il contrario, per ragioni politiche, finanziarie e, in qualche caso, sotto la spinta di alcune vicende di malaffare che hanno investito proprio importanti esponenti delle Regioni.
Accanto a questo, la crisi del debito pubblico ha concentrato le attenzioni, talvolta le invidie, sulle Regioni a Statuto speciale, la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol in prima fila, considerate immotivatamente dotate di troppe risorse finanziarie.
Un insieme di ragioni che ha mutato radicalmente i climi politici che, da aperti all’idea di valorizzare al massimo i territori, sono velocemente scivolati verso un accentuato e sbrigativo centralismo statale.
Rielaborazione giornalistica dei contenuti del volume di Mauro Marcantoni STORIA, della Collana Abitare l’Autonomia - IASA Edizioni, Trento. |