Disastro umanitario a Gaza: distrutto l’ospedale

I morti potrebbero essere 500. Le parti si incolpano a vicenda. Interrotte le missioni diplomatiche di Biden

È stato bombardato un ospedale a Gaza, in Palestina. Una strage. I morti sono centinaia e qualcuno teme che siano 500.
Di certo si sa solo che è stato bombardato, ma chi sia stato veramente non è ancora chiaro.
Hamas dice che è stato Israele a distruggere l’ospedale con un bombardamento mirato, Israele nega e ritiene che sia stato un missile di Hamas che è funzionato male o che è stato colpito dai sistemi antimissile di Israele.
 
In questi casi importa poco sapere di chi sia la colpa. Sono cose che possono accadere in guerra. Per questo noi diciamo che sono le guerre a dover essere sempre condannate dall’ONU come delitti contro l’umanità.
Se la strage ha diviso i politici europei in sostenitori e detrattori di entrambe le parti, si può immaginare che cosa possa aver scatenato la sciagura in Medio Oriente.
A ognuno fa comodo dare la colpa agli uni o agli altri.
 
Ma il problema vero è che il disastro ha interrotto le missioni diplomatiche ai massimi livelli che erano state faticosamente avviate.
Biden ha dovuto annullare la visita in Giordania, dove i dimostranti hanno assediato l’ambasciata di Israele. Avrebbe dovuto incontrare Abu Mazen dal re Abdallah.
Gli Americani hanno rafforzato la presenza di aerei caccia nelle basi alleate, mentre adesso sono due le portaerei nel Mediterraneo orientale che si tengono fuori portata dai missili di Hamas, ma pronte a intervenire nel caso di un attacco iraniano. E 2.000 marines sono all'erta da giorni.