L’ANPI del Trentino li ricorda tutti gli anni l’8 settembre
Dopo l’armistizio del 1943, 600mila soldati italiani furono internati nei lager nazisti. Fra di loro molti trentini, 800 dei quali trovarono la morte
Mercoledì 8 settembre, si ricorda in tutta Italia l'armistizio sottoscritto nel 1943 dal governo Badoglio con gli alleati anglo-americani, data che segna di fatto l'inizio della Resistenza contro l'occupazione nazista.
Le caserme di Trento nella notte tra l'8 e il 9 settembre furono le prime ad essere investite dalla rabbiosa reazione dai reparti scelti della divisione corazzata «Leibstandarte Adolf Hitler» richiamata dal fronte orientale nelle settimane precedenti proprio per svolgere questo compito.
I reparti italiani - vergognosamente abbandonati, senza alcun ordine e disposizione, dal Comando generale e dalla monarchia che abbandonarono precipitosamente Roma - non accettarono l'intimazione alla resa e si batterono valorosamente con un tragico bilancio di oltre 40 caduti.
I sopravvissuti furono i primi tra i 600mila internati italiani nei lager nazisti, la grande maggioranza dei quali rifiutò l'arruolamento nell'esercito fantoccio di Salo.
Fra di loro molti trentini, 800 dei quali trovarono la morte nei lager nazisti.
Fu, questo, il primo episodio della Resistenza armata all'invasore nazista nel nostro Paese e i soldati delle caserme di Treno vanno considerati ad ogni effetto e a pieno titolo come i primi partigiani d'Italia.
L'8 settembre alle ore 11.00 il loro sacrificio sarà ricordato dall'Anpi del Trentino, in collaborazione con il Comune di Trento e l'Associazione ex internati Anei con la deposizione di una corona presso la targa in memoria dei militari trentini internati in Germania presso al Palazzo della Provincia in piazza Dante.