Il BITM di Trento continua con gli alpinisti Corona e de Stefani
Nella seconda giornata si è parlato di natura e cultura: il turismo a «bassa intensità». Le potenzialità dell’outdoor in un territorio montano
Seconda giornata per la XXI edizione della BITM Giornate del Turismo Montano, organizzata da Confesercenti del Trentino.
Tanti i relatori per la seconda giornata in due i convegni, «Un turismo a bassa intensità tra natura e cultura» e «Le potenzialità dell’outdoor in un territorio montano».
Nel primo incontro, intervengono Roberto Pallanch, direttore dell’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, Mauro Leveghi, presidente del Film Festival della Montagna, Luca Rigotti, presidente del Gruppo Mezzacorona.
Pallanch ha quindi messo in evidenza la capacità di saper cambiare non soltanto mettendo sul tavolo le strategie ma anche, e soprattutto «attivando scelte concrete.
«Siamo davanti a tante incertezze e sbavature ma dobbiamo saper utilizzare l’intelligenza d’impresa.»
Sull’aggressione alla montagna della scorsa estate sono intervenuti Leveghi che ha stigmatizzato l’uso da «scialuppa di salvataggio» che tanti turisti improvvisati ne hanno fatto; cosi come Mauro Corona, alpinista, scrittore, ha sostenuto la necessità di una maggiore educazione alla montagna.
«Se non ci si mette per mare senza saper nuotare, – ha detto Corona. - Non si va neanche in montagna senza le adeguate conoscenze.»
A Umberto Martini, docente presso l’Università degli Studi di Trento e Annibale Salsa, antropologo, il compito di guardare alle opportunità scatenate dalla pandemia.
Per Martini, nonostante vi sia un forte «paradigma dell’incertezza», al turismo è stato riconosciuto il ruolo di settore trasversale; per Salsa ora, non dobbiamo abbandonarci alla cultura della fretta ma piuttosto guardare all”’esotico di prossimità.
«Certe valli delle Alpi sono veramente esotiche. Penso che questa fase sia un’occasione formidabile per scoprire luoghi autentici vicino a casa.»
Focus quindi sulla cultura con Vittorio Sgarbi, presidente del MART, Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina; Michele Lanzinger, direttore del MUSE; Laura Dal Prà direttrice del Museo Castello del Buonconsiglio.
«La cultura salverà il mondo» è stato l’auspicio di Sgarbi assolutamente contrario alla chiusura dei musei, per altro da lui definita fuorilegge.
Dal Prà ha quindi sollecitato una cabina di regia per turismo e cultura, Kezich e Lanzinger hanno allargato la visione dei musei che non possono essere misurati da «ingressi di piedi ma sarebbe auspicabile una conta per teste».
Insomma la cultura e i musei si confermano «laboratori pensanti», per passato, presente e futuro.
Infine sguardo al territorio con gli interventi di Franco Aldo Bertagnolli, presidente dell’Azienda per il Turismo Trento Monte Bondone Valle dei Laghi e Giulio Prosser, presidente dell’Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina.
«I territori sono in sicurezza – hanno detto – e quello che va fatto è investire su un turismo alto spendente per avere meno numeri e più qualità.»
«Le potenzialità dell’outdoor in un territorio montano» è stato il tema del secondo incontro della giornata. Massimo Piffer, vicepresidente di Confcommercio Trentino ha evidenziato le difficoltà degli operatori e la necessità di tenere aperte le attività «per non veder morire migliaia di partite Iva».
Focus quindi sulla montagna che non può essere di serie A e B, come ha detto Fausto De Stefani, alpinista degli 8mila, che ha invitato gli appassionati a scoprire le montagne dietro casa senza per forza sognare l’Himalaya.
A Paola Giacomoni, docente presso l’Università degli studi di Trento, il compito di raccontare il mito e la bellezza della montagna.
Lo scrittore, «ingegnere scalzo», Andrea Bianchi ha sottolineato l’importanza di rimettersi in connessione con i luoghi e la natura attraverso nuove forme di outdoor che abbracciano il wellness e la sensorialità.
Tra gli interventi anche quelli di Walter Nicoletti, giornalista, divulgatore; Alessandro De Bertolini esploratore che ha rilevato l’importanza della tecnologia e della sicurezza in montagna; Tommaso Martini, rappresentante del Touring Club.
«I turisti sono in cerca di nuove proposte e nuovi itinerari anche meno conosciuti, – ha detto Martini. –Puntiamo sull’autenticità, sulla sostenibilità, su un’offerta turistica davvero a chilometro zero.»
Infine lo sguardo sul territorio è stato affidato a Manuel Corso, direttore dell’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi e Denis Pasqualin, presidente dell’Azienda per il Turismo Valsugana.
L’offerta montana trentina c’è e non parla solo di sci. Le opportunità ci sono e sono solo da raccontare e da cogliere.
A partecipare anche diverse classi di studenti, provenienti dai tanti istituti di istruzione del Trentino. Quest'anno gli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Guetti di Tione, dell’Istituto Tecnico Pilati Cles, della Fondazione Edmund Mach, dell’Istituto di Istruzione «La Rosa Bianca - Weisse Rose», Predazzo di Predazzo, dell’Istituto Ivo De Carneri di Civezzano, dell'Istituto Comprensivo di Primiero e del Liceo Rosmini di Trento seguiranno i convegni in diretta streaming sulla pagina Facebook di BITM.