Sul Monte Giovo una terrazza sulla Vallagarina
Inaugurato nei giorni scorsi il punto panoramico, già fortificazione durante la Grande Guerra
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Da fortificazione della Grande Guerra a punto panoramico.
Da qualche giorno, deviando dalla strada che da Besagno porta all’abitato di Castione, si può salire a piedi al Monte Giovo e godere del panorama tutto intorno fatto di montagne e dei colori dei boschi d’autunno.
Fino a poco tempo fa la zona era coperta dalla vegetazione, ma nel secolo scorso ha rivestito un ruolo importante nelle strategie belliche della Prima Guerra mondiale.
Conquistato nel novembre del 1915, l’esercito italiano ha iniziato le opere di fortificazione nei primi mesi del 1916 con opere di trinceramento e posizionamento di piccole artiglierie sul dosso.
Le sue particolari caratteristiche consentivano di controllare i movimenti sul fronte austriaco, sul fondovalle sia lagarino sia della valle del Cameras e poteva servire come punto base per incursioni di piccola/media artiglieria e di fanteria.
Risultava strategico per la difesa da eventuali incursioni austriache.
L’esercito italiano ha quindi iniziato a scavare alcune gallerie di cui una molto lunga all’interno del dosso che ad un certo punto si biforca in altre due gallerie dotate di uscite verso la base nord del dosso.
Tutta l’area era collegata con camminamenti e trincee prima dell’abbandono al termine del conflitto.
Quasi un secolo più tardi, per le rievocazioni del centenario della Grande Guerra ne è stato avviato il recupero e ora, grazie anche a un indicatore delle cime, si può salire e osservare lo skyline della Vallagarina.
Il dirigente Mauro Viesi, nel giorno dell’inaugurazione ha guidato il gruppo dalla chiesa di San Rocco di Castione fino al luogo storico dove si è esibito il coro Soldanella e sono stati letti alcuni passi provenienti dalle lettere e testimonianze dei soldati dell’esercito italiano.
«In questa zona – ha spiegato il sindaco Christian Perenzoni – è stato fatto un importantissimo lavoro di recupero partito ancora tre anni fa, ora è importante che venga eseguita una manutenzione altrettanto attenta. Mi auguro che la comunità di Castione riesca ad appropriarsi di questo luogo, a prenderlo a cuore e prendersene cura nel tempo.»
I lavori di recupero rientrano nel progetto «Un territorio due fronti» e il primo intervento risale al giugno 2013 da parte degli Alpini di Saccone e di Brentonico oltre che della Sat locale.
Per sei mesi si sono occupati di tagliare il fitto cespuglietto che invadeva il piazzale sud e la sua ripulitura, far emergere e rendere visibile la lunga e imponente trincea circolare che circonda il dosso e disboscare la sommità del dosso, mettendo in luce tutto il trinceramento esistente nonché le uscite dalle gallerie sottostanti.
I lavori sono poi proseguiti con ulteriori disboscamenti e l’intervento di un mezzo meccanico «ragno», che ha sgomberato i sassi presenti dentro la trincea circolare, sul piazzale nelle gallerie.
Il servizio ripristino e Valorizzazione Ambientale ha effettuato le ultime pulizie e nel corso di quest’anno è stato installato sulla sommità del caposaldo un indicatore delle cime circolare in sassi, molto utile ai fini didattici, mentre è stato riprodotto sui pannelli informativi il rilievo dell’intera zona, elaborato dagli studenti del Fontana.