Miss Italia, altro colpo di scena: Claudia Scicolone rinuncia

Adesso, a contendersi il titolo sono la bolzanina Claudia Oberrauch e la trentina Gaia Nicolodi

È la prima volta che accadono dei colpi di scena come quelli che stiamo registrando nella fase che precede di poco la elezione di Miss Italia, programmata per metà settembre.
La nostra regione aveva mandato a Salsomaggiore dieci ragazze, nove delle quali però avrebbero dovuto superare la selezione delle prefinali operata da una giuria incaricata di ridurre il numero delle finaliste.
A passare il taglio sono state due, Claudia Scicolone (entrata di diritto in quanto Miss Trentino Alto Adige) e Claudia Oberrauch (nella foto di fianco).
Inoltre erano state scelte due altre ragazze, Valentina Targa e Marica Rotondo. La prima, quale «riserva» nel caso una sua conterranea avesse rinunciato, la seconda quale operatrice nell'ambito dell'impianto televisivo dell'organizzazione di Miss Italia.
Poi il primo colpo di scena: la rinuncia di Valentina Targa, che non se l'era sentita di restare così a lungo a Salsomaggiore senza troppe possibilità di prendere parte alla kermesse. A termini di regolamento, venne sostituita da Gaia Nicolodi, uscita terza della selezione finale regionale.
Ieri l'altro colpo di scena: Miss Trentino Alto Adige Claudia Scicolone non se l'è sentita più e ha riununciato alla selezione finale. Risultato, Gaia Nicolodi (nella foto in basso) si trova di diritto tra le fortunate a contendersi il titolo nazionale insieme a Claudia Oberrauch.

Abbiamo voluto sentire Sonia Leonardi, responsabile regionale di Miss Italia per chiederle alcune spiegazioni.
«Effettivamente è la prima volta che mi succede una cosa del genere, - ci risponde, amareggiata ma non troppo. - Tuttavia sono cose che possono capitare. Mi dispiace ovviamente, dato che la Scicolone aveva i numeri. Sembrava che avesse anche quella determinazione necessaria per arrivare fino in fondo, ma evidentemente non era stato così.»
Quale può essere la causa di questa rinuncia?
«Le cause possono essere tante. Il più delle volte è il cambio repentino di uno stile di vita. Sono ragazze molto giovani e Miss Italia è un mondo sconosciuto ai più. L'ambiente è sanissimo e sono trattate come principesse…»
E allora cosa può essere scattato?
«Mah… A volte manca quel calore rappresentato dalla famiglia, dal proprio amore e perfino dal proprio lavoro. Insomma, quando si esce dal proprio mondo…»
…Si può prendere paura quando si incontra un marziano?
«Vedi, - commenta poi con una certa sicurezza -seguo da anni questo lavoro e, come sai, io stessa ho fatto la trafila, per arrivare nella rosa delle prime Miss del mio anno. E quello che posso dire con la mia esperienza è che Miss Italia non è un gioco. È un lavoro. Ed è un lavoro serio. Non si deve pensare che il successo sia dato solo dalla notorietà, dalla carriera costruita alla luce della ribalta. Miss Italia apre migliaia di opportunità una più interessante dell'altra. Basta saperla cogliere, ma soprattutto bisogna volerla cogliere.»