Teatro Spazio 14: «Viaggio attraverso la gioventù» (1924), di Lorenzo Montano
Il capolavoro invisibile: L'anello di congiunzione tra La coscienza di Zeno e Gli indifferenti
Lorenzo Montano, il cui vero nome
era Danilo Lebrecht, nacque a Verona nel 1893 e morì a
Glion-sur-Montreux nel 1958.
Fu tra i fondatori della rivista La Ronda, una delle più
importanti del primo Novecento.
Durante la Seconda guerra mondiale rifugiò in Gran Bretagna, dove
lavorò come traduttore presso i servizi segreti inglesi.
Nel dopoguerra lavorò nei giornali e nell'editoria: fu l'inventore
dei Gialli Mondadori e tradusse molto, talvolta in
collaborazione con Riccardo Bacchelli: Voltaire, Goethe, Kafka,
Eliot e altri.
Il suo primo e unico romanzo, Viaggio attraverso la gioventù
secondo un itinerario recente, uscì presso Mondadori nel
1923.
È la storia di un uomo borghese, colto, raffinato, estetizzante,
che non prova più alcun sentimento vero.
Una sorta di Zeno Cosini privo della sollecitazione del
commercio e degli affari, che non essendo più capace del
meraviglioso vivere dannunziano sceglie deliberatamente, ma non
gioiosamente, il kitsch.
Finirà con l'amare una prostituta di classe, abitando con lei nel
casino, condividendo la vita di chi, vivendo esclusivamente
relazioni strumentali e interessate, almeno vive senza mentire a sé
stesso.