UE, i deputati Brexit voltano le spalle all’inno europeo
Quando si ascolta l’inno di un altro paese ci si alza in piedi in segno di rispetto
Il giorno dell’insediamento della nona legislatura del Parlamento europeo è stato dato il via all’esecuzione dell’inno europeo, Inno alla gioia.
Il presidente uscente, Antonio Tajani, è dovuto intervenire per invitare i 29 parlamentari del Brexit Party ad alzarsi in piedi per rispetto dell’istituzione. E questi si sono alzati ma hanno girato la schiena in segno di disprezzo.
Ciò che lascia perplessi è l’incoerenza di questo comportamento.
Anzitutto una cosa è voler uscire dall’Unione Europea e un’altra è disprezzarla. Quando se ne andranno – ammesso che a Londra si mettano d’accordo – dovranno pur sempre tenere rapporti con la UE come si usa tra stati civili.
Ma la cosa difficile da capire è per quale motivo siano venuti al Parlamento Europeo che tando detestano. Con un minimo di coerenza potevano restare tranquillamente a casa loro.
Quando c’è una separazione o un divorzio, non costa molto mantenere le buone maniere. Una questione di educazione democratica, che a quanto pare oltre Manica si è dileguata.