Profumo di ripresa al 57° Salone Nautico di Genova – L. Grillo
E a fianco della ripresa si insinua anche il buonsenso femminile in un mondo che un po’ alla volta dà spazio alla Donna
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Dopo sei giorni di convegni, incontri, conferenze, il Salone Nautico, giunto alla cinquantasettesima edizione, ha chiuso i battenti nel segno dell’ottimismo.
Si è parlato di ripresa e a chi scrive, frequentatrice fedele da molti anni, mai come questa volta la «ripresa» è sembrata al femminile.
Certo, le donne-immagine rimangono, come le hostess carine ed eleganti, trucco discreto e tacchi a spillo… e va bene! Anche le barche con nome di donna fanno bella mostra di sé: galleggiano pigramente al sole di settembre Berenice e Sofia – nomi che evocano un passato grande e lontano – non lontano da Leila e Ombretta, che fanno pensare alle eroine della letteratura, o da una lussuosa Grace, per un «tuffo» nel mondo cinematografico o principesco.
Anche una «Dolce vita» si dondola all’ormeggio e attende visitatori e compratori.
Quello che è palesemente cambiato è il modo di guardare alle donne, considerate finalmente esseri pensanti, capaci di comprare e vendere anche barche, motori e accessori, imprenditrici attente ai cambiamenti del mercato, insomma: persone.
C’è ad esempio uno slogan pubblicitario raffinato, letterario: «La bellezza ha sempre ragione». Ci sono cartelloni pubblicitari con immagini non più lesive della dignità femminile, come un bel profilo di donna che ha alle spalle case, porti, barche.
Non più ragazze ammiccanti e discinte.
Altro aspetto da non trascurare è l’arredamento di imbarcazioni piccole, medie e grandi, con bagni pensati anche per soddisfare le esigenze femminili e cucine abbastanza attrezzate e confortevoli per cucinare in due.
Un bell’esempio è la «Maestro» che ha spazi vivibili, accoglienti, dove anche i bambini possono giocare (o fare i compiti per le vacanze).
Mi sarebbe piaciuta di più questa barca se si fosse chiamata «Maestra»… ma il Maestro, come è noto, è un vento!
A proposito di piccoli, delizioso lo spazio che il Salone ha dedicato ai visitatori molto giovani, con pareti colorate come i tavoli e gli allegri sgabelli sui quali accomodarsi per partecipare, per esempio, a qualche divertente laboratorio.
Come sempre, anche quest’anno l’angolo shopping, frequentato quasi in egual misura da uomini e donne, ha riservato alcune sorprese: accanto alle cerate, ai capi di caldo cachemire, alle scarpe da barca, ai libri che raccontano avventure sui mari lontani e vicini, nuovi oggetti scaturiti dalla fantasia e dalla creatività di giovani imprenditori e imprenditrici che offrono piccoli gioielli realizzati in abs, nylon, gomma o bioplastica biodegradabile ottenuta dall’amido con stampanti 3d oppure imperdibili taccuini, i personalbook, ai quali ciascuno può affidare i propri pensieri, trovando in ogni pagina suggerimenti, annotazioni, racconti (da intrecciare con i propri!).
E dunque, ripresa sia!...
Luciana Grillo . [email protected]
N.B. ripresa: sostantivo di genere femminile che ha regalato un tocco di rosa all’azzurro del mare.