Lome, ad Ala «ParoleaColori» – Di Daniela Larentis

L’inaugurazione della mostra personale dell’artista trentino avrà luogo venerdì 5 luglio 2024 a Palazzo Taddei, nell'ambito della 27ª edizione di Ala Città di Velluto

Lome, Allegro Passeggio, olio su tela, 70x100 cm.

Nell'ambito della 27ª edizione di Ala Città di Velluto dal titolo «Cromatismi», venerdì 5 luglio 2024, alle 19:30, nella suggestiva ambientazione di Palazzo Taddei di Ala, avrà luogo l'inaugurazione della mostra personale «ParoleaColori» di Lome (nome d’arte di Lorenzo Menguzzato).
L'evento, che celebra i 40 anni di carriera del noto artista, apprezzato sia a livello nazionale che internazionale, sarà accompagnato dalla presentazione di un libro/catalogo di 224 pagine a colori, edito da «La Maddalena Edizioni», realizzato con il sostegno di Menz&Gasser Spa e impreziosito dai testi critici e lirici di Luigi Serravalli, Nicola De Maria, Fabio Cavallucci, Luca Beatrice, Alessandro Mendini e Alda Merini.
Il percorso espositivo fornirà una panoramica esaustiva della produzione artistica di Lome, presentando circa una trentina di opere tra olii, stendardi e sculture.
L'arte di Lome si distingue per la sua raffinatezza, invitando a una profonda riflessione su concetti come l'identità e l'esperienza umana nel contesto contemporaneo.
Nell’affrontare la complessità del presente, l'artista unisce tradizione e innovazione, rifiutando la sterilità dell'astrazione estrema per creare una nuova forma di astrazione attraverso figure che, pur nella loro anonimità, esprimono l'universale condizione esistenziale contemporanea.
 
Spiega Luca Beatrice, in un passo del suo contributo critico in catalogo:
«Per Lome, pittura e poesia sono squisitamente complementari. Come yin e yang, nella pienezza dell’una è implicita l’origine dell’altra.
«La fantasia magmatica e crepitante dell’artista trentino - bisogna assolutamente conoscerlo, l’uomo è un vulcano di idee ed è dotato di una singolare capacità di coinvolgerti nelle sue «storie» attraverso l’entusiasmo e la generosità, oggi non esattamente caratteri tipici - spazia dalla pittura all’acquerello, dalla scultura in ferro alla vetrofusione e, soprattutto, dall’arte visiva alla poesia.
«Le soluzioni derivanti dalla scomposizione dei piani e dall’indagine sul ritmo di forme e colori danno origine a simulacri vibranti dalla potente intensità visiva ed emozionale.
Dall’incrocio di forme geometriche semplici variamente accostate nascono così immagini caratterizzate dall’assenza di sfondo e ambiente, dove il narrare è vagamente alluso, appena sottinteso.
«La stilizzazione delle figure e la semplificazione formale che ne deriva costituiscono un percorso estetico che dall’immagine confluisce nell’astratto, inteso come processo mentale di destrutturazione che permette di separare da un oggetto/pensiero ciò che è essenziale da ciò che è accidentale, il significante dal significato.»
 

Lome, Progetto Limite valicabile, ex Ospedale psichiatrico ora Scuola Marie Curie, Pergine Valsugana - Sculture in ferro.
 
Alcune brevi note biografiche.
Lome, nome d’arte di Lorenzo Menguzzato, agli inizi degli anni Ottanta frequenta la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia con Riccardo Licata.
Si diploma al corso di pittura aula Emilio Vedova, all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1988.
Con una borsa di studio del Comune di Trento si specializza nella stamperia/laboratorio di Giorgio Upiglio a Milano.
Lavora a Trento e a Dolcè (VR); conta al suo attivo oltre 200 mostre in Italia e all’estero, esponendo in prestigiosi spazi pubblici come Traklhaus di Salisburgo, Palazzo delle Albere a Trento, Museo d’Arte Moderna di Bolzano, Galleria Civica d’Arte contemporanea di Trento, MART Museo d’Arte moderna di Trento e Rovereto, solo per citare alcuni nomi a titolo esemplificativo.
Curatore con scritti e disegni di diverse riviste, realizza peraltro con Luigi Serravalli quattro libri oggetto, pubblica 3 libri oggetto con la casa editrice Pulcino Elefante e 4 libri d’artista per le Edizioni La Maddalena con Alda Merini. Coordinatore e curatore di programmi RAI, nel 2011 in occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste viene chiamato a curare la mostra «Pensieri al Vento» presso l’URP del Corpo Forestale de Mono Stato a Roma e nello stesso anno è invitato a curare l’evento «Forest Magic Mountain» in occasione della Giornata Mondiale della Montagna per la FAO a Roma.

Per la Fondazione Accenture è testimonial del progetto «Forest Skill» presso il Collegio delle Università Milanesi.
Nel 2013 cura la mostra «Dichter-Garden» al Botanikum di Monaco di Baviera.
Nel 2015 per il progetto «Bosco dei Poeti» è chiamato da Earth Italy, FAO e Ministero dell’Ambiente a esporre all’Expo di Milano nel Cluster Mediterraneo.
Nel 2016 lavora al libro oggetto-progetto «Song» omaggio a Ezra Pound con un testo inedito di Lawrence Ferlinghetti presentato in anteprima alla Fondazione Mudima a Milano.
Con Sergio Dangelo partecipa al tour espositivo DANGELOMELODIES e nel 2019 fonda con lui il Movimento “New Situazionisme”. Nel 2020 con l’amico Generale Isidoro Furlan dell’Arma dei Carabinieri Forestali dà vita al progetto culturale “Cantico”. Fra le mostre più recenti (2023), ricordiamo quella intitolata "Dangelo-De Chirico-Lome", un’esposizione di opere realizzate a due e tre mani da Lome, Sergio Dangelo, Jakob De Chirico, tra l'Atelier del Bosco dei Poeti, Milano, Merano e Monaco. Anche quello con Jakob De Chirico è un sodalizio felice, i due artisti sono legati da una profonda amicizia.
Nel 2024, «Maratona di Poesia & Pensieri al Vento» MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; è uno degli gli artisti che hanno esposto alla Biennale «L’arte contemporanea nelle Tre Venezie» a Pergine Valsugana, da poco conclusa.
 

Lome, Muse quotidiane - Olio su carta, 70x50 cm.
 
La sua arte elegante, veicolando un significato antropologico profondo, da sempre richiama il concetto di apertura e di dialogo.
La mostra «ParoleaColori» non solo celebra l’arte di Lome, ma anche il suo impegno nel creare spazi dove arte e natura si integrano, promuovendo la crescita personale e collettiva attraverso esperienze condivise.
L’artista è infatti il custode spirituale del Bosco dei Poeti, da lui fondato circa ventisei anni fa e divenuto APS (Associazione di Promozione Sociale) nel 2021: un progetto culturale di ampio respiro, punto d’incontro fra arte e natura, luogo di scambio di esperienze umane, crocevia di artisti e persone comuni.
Uno spazio che a Dolcè (VR) accoglie più di seicento artisti, per un totale di oltre di mille opere, sempre aperto al pubblico, dove si tengono conferenze, manifestazioni, mostre, seminari, in cui è possibile svolgere molteplici attività in totale comunione con l’ambiente naturale. Nel tempo, sono stati davvero moltissimi gli artisti e i poeti ospitati in questa oasi di pace, oltre a personalità di spicco sia nazionali che internazionali.
Il Bosco dei Poeti non è solo, come spesso ricorda lo stesso Lome, una galleria a cielo aperto, ma anche un luogo di «ben-essere», di relazione e convivialità: è un luogo di interazione culturale, che accoglie scuole, gruppi e aziende per attività di team building, con l’obiettivo di migliorare la coesione del gruppo, rafforzare lo spirito di squadra, promuovere la comunicazione e sviluppare la fiducia reciproca.

Queste attività, che comprendono esperienze culturali e immersioni nella natura, sono fondamentali per creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo.
Lome era molto legato a Sergio Dangelo, artista di fama internazionale nato a Milano nel 1932 e morto nel gennaio 2022. Maestro delle avanguardie storiche, fondatore con Enrico Baj del Movimento Nucleare, era molto legato al Trentino e alla città di Bolzano.
Lome con lui ha organizzato diverse mostre, dando vita anche a opere realizzate a quattro mani, tra colore e poesia.
Prima della scomparsa di Dangelo, i due artisti avevano trascorso più di un mese nell'atelier di Castello Tesino del Bosco dei Poeti, esponendo e producendo opere in divenire.

Daniela Larentis – [email protected]

Lome, Venexiana dolente - Olio su tavola, 50x40 cm, - 2006.