Arrestato un giovane spacciatore di Roveré della Luna
I Carabinieri di Mezzolombardo lo hanno atteso al varco mentre prelevava da un nascondiglio più di tre chili di stupefacenti

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I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Mezzolombardo (nella foto il comandante Luogotenente Giovanni Franchi) hanno tratto in arresto un giovane 20enne di origine tunisina, nato e residente in Italia per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’operazione si distingue dalle altre però per quantità dello stupefacente, modalità dell’intervento e per l’inganno rivolto al reo.
Innanzitutto trattasi di arresto operato in quanto il reo è ritenuto responsabile di detenere circa 30 panetti di 100 grammi l’uno, di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un ammontare complessivo di circa 3 chilogrammi e due etti.
In secondo luogo è da precisare che il luogo del rinvenimento della sostanza stupefacente è all’interno di una struttura abbandonata, sita nei pressi della Stazione ferroviaria FS di Mezzocorona e che successivamente al rinvenimento della sostanza avvenuto nel primo pomeriggio dello scorso 6 giugno per opera dei carabinieri della Stazione di Mezzolombardo, quest’ultimi per un intervallo temporale consistente in più di 48 ore, hanno effettuato un servizio di osservazione continuativo giorno e notte all’interno della struttura abbandonata, in attesa del «proprietario detentore» dell’ingente quantitativo, il quale si è poi presentato per il prelievo nel pomeriggio dell’8 giugno.
Non da ultimo successivamente al rinvenimento del quantitativo, consistente in quattro confezioni, ognuna da un kg, contenente verosimilmente sostanza stupefacente, l’accertamento speditivo sulla natura della sostanza ad opera dei Carabinieri ha permesso di accertare l’avvenuto inganno nei confronti del reo ad opera del fornitore: una delle quattro confezioni si è in realtà verificata contenere del sapone, del peso esatto di un chilo.
Giunto il reo sul luogo interessato e bloccato immediatamente dai Carabinieri di Mezzolombardo in appostamento, la sua successiva perquisizione personale e domiciliare ha permesso di rinvenire ulteriori due dosi di hashish, materiale di confezionamento e una certa somma di denaro, ritenuta provento di pregressa attività di spaccio, nonché un rilevante quantitativo di telefoni cellulari, apparecchiature informatiche, biciclette e buoni pasto, di cui il reo non ha saputo indicare la provenienza e giustificarne il possesso.
Dato ancor più particolare è che su alcuni dei beni di cui si sta allo stato cercando di risalire al proprietario, data la loro provenienza verosimilmente delittuosa, alcuni riportano anche lo stemma di enti pubblici locali, dato che indica ai militari la direzione delle indagini.
Il giovane di Roverè della Luna, al termine degli accertamenti è stato tratto in arresto e tradotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Trento, presso la locale Casa Circondariale.
Analoga la sorte invece del 38enne marocchino sorpreso nella serata di ieri dai Carabinieri della Stazione CC Vaneze Monte Bondone nell’intento di commettere un furto all’interno dell’esercizio commerciale «OBI» di via Brennero.
L’immediato intervento dell’Arma ha permesso, oltre alla restituzione del corpo del reato, di rinvenire nella disponibilità del reo un quantitativo di sostanza stupefacente ammontante a 45 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Alla luce di quanto sopra, il reo è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’A.G. di Trento, dinanzi alla quale dovrà nella mattinata odierna rispondere dei suddetti reati.