Lettere al Giornale – Paolo Farinati

Rovereto: come dovrebbe essere il futuro Sindaco ideale (per me naturalmente)

Leggiamo in queste settimane di quanto Rovereto, e la Vallagarina, abbiano bisogno di una "scossa" benefica per il loro presente e per il loro futuro.
Questo non può che avvenire grazie ad una saggia, coraggiosa e condivisa politica, abbinata, come è sempre stato, ad una virtuosa azione della componente privata della comunità.
Le prossime elezioni comunali di Rovereto sono un'occasione imperdibile per affermare e far vincere una visione e una conseguente azione politico – amministrativa lungimirante e determinata negli obiettivi da cogliere nel breve e medio termine.
 
Assistiamo ad un comprensibile toto - Sindaco, in assenza, ahi noi, spesso e volentieri delle idee e dei progetti che la città e i cittadini si attendono, in buona parte anche da troppi anni.
Questo mi fa subito dire e scrivere che l'attesa "scossa" non la può evidentemente dare chi ha governato la nostra città negli ultimi anni. Bisogna fare uno sforzo tutti assieme per scegliere al meglio, con il massimo rispetto verso tutti e tutte, ma nel contempo con la ferma convinzione che Rovereto ha le persone, le idee, le forze e le relazioni per vincere questa nuova sfida.
 
Pertanto, da libero cittadino amante di Rovereto, e con un po' di esperienza vissuta, mi permetto scrivere qui di seguito un pentalogo con cui cerco di individuare il mio futuro Sindaco ideale. Quantomeno per i prossimi cinque anni, che considero determinanti per ridare visione, fiducia e rinnovato benessere alla nostra amata città.
 
In breve, il mio nuovo Sindaco ideale dovrà essere:
- persona di media età con un’appropriata esperienza politico - amministrativa vissuta a più livelli istituzionali;
- capace di esprimere una chiara leadership e, nel contempo, essere un convinto sostenitore di un valido e necessario gioco di squadra;
- portatore di buoni e rispettosi rapporti con gli esponenti politici della Provincia Autonoma di Trento e con la parte dirigenziale della struttura della stessa Provincia;
- convinto assertore del ruolo di capoluogo di Rovereto all'interno della Comunità della  Vallagarina e promotore di una conseguente forte politica solidale con gli altri Comuni vicini;
- capace di rilanciare gli investimenti strategici, alcuni attesi dalla città da troppi anni, e fondamentali per il rilancio sociale, economico e culturale di Rovereto e della Vallagarina (tangenziale, parcheggio interrato al Follone, potenziamento delle piste ciclabili, maggior presenza dell’Università, quarta e quinta RSA, ZTL estesa a Corso Bettini, ascensore di collegamento al Bosco della Città, nuova sede in ZI del Gruppo Dolomiti Energia, spostamento degli uffici tecnici comunali in via Manzoni n. 24 presso l’ex ASM, estensione del teleriscaldamento in zona Brione, chiusura ciclo dei RSU, sviluppo SMR in Vallagarina, collegamento stradale e ciclo pedonale da via Lungo Leno Sinistro all’area sportiva della Baldresca ecc.).
 
Ribadisco, quindi, un Sindaco e una sua squadra di Giunta e in Consiglio comunale coesa e determinata nel proporre e attuare scelte improrogabili per una Rovereto sempre più solidale e sostenibile, dove cultura e impresa ci diano il sapere e il piacere di decidere e di costruire un nuovo solido benessere.
Rovereto può essere serenamente e responsabilmente pronta a tutto questo.
Crediamoci tutte e tutti.

Paolo Farinati