Il 10 febbraio è il giorno in cui si commemorano «Le Foibe»

A Palazzo Trentini si è tenuto un primo incontro con la popolazione che ne ha sofferto

A Palazzo Trentini il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder ha salutato il folto pubblico intervenuto in sala Aurora per l'incontro indetto dal Comitato 10 Febbraio attorno alla realtà storica delle Foibe e dell'Esodo giuliano-dalmata.
In prossimità del Giorno del Ricordo, istituito con legge dello Stato nel 2004, il presidente Kaswalder ha voluto sottolineare l'importanza di fare memoria, pur nella triste consapevolezza - lo dimostra l'attualità in Ucraina - che purtroppo i drammi della storia insegnano poco.
Kaswalder ha rievocato quanto gli raccontava con le lacrime agli occhi un amico di famiglia, riandando alla perdita della casa e della terra in Istria e al suo esodo forzato.
 
Al tavolo in sala Aurora c'è l'assessore regionale Giorgio Leonardi, che ha supportato il Comitato 10 Febbraio, presente con il coordinatore regionale Maurizio Puglisi Ghizzi.
Leonardi ha evidenziato che le Foibe non sono un'opinione ma una tragedia del Novecento, la cui memoria l'ha indotto proprio in questi giorni a proporre in Consiglio regionale un testo - approvato - per chiedere allo Stato di togliere al presidente yugoslavo Tito il Cavalierato di Gran Croce a suo tempo assegnato dal presidente Saragat.

Il consigliere comunale di Trento Giuseppe Urbani ha dato il via all'incontro ricostruendo le difficoltà politiche con cui la realtà delle Foibe è stata sottratta al negazionismo e all'oblio, fino alla positiva realtà di questi mesi, in cui anche nella città di Trento si è riusciti a rivedere testo e collocazione della doverosa targa in perenne onore delle vittime delle Foibe al confine nord-orientale del nostro Paese.