Asia Tavernini e Francesco Libera illuminano la notte di Arco

Asia reginetta di casa ad Arco con 1,87 nell'alto per imitare il convincente 2.25 di Stefano Sottile. Record trentino anche per Francesco nei 200 metri con 20.75

Francesco Libera nella foto di Valeria Biasioni / FIDAL Trentino.
 
Belli di notte i giovani trentini. La serata gardesana dei QueenAtletica Arco Games ha regalato ottime soddisfazioni ai primatisti trentini Asia Tavernini (Us Quercia) e Francesco Libera (Atletica Valli di Non e Sole), attesi protagonisti del meeting allestito dall'Atletica Alto Garda e Ledro e pronti a recitare nel migliore dei modi la parte, con la padrona di casa rivana capace di arrampicarsi fino ad 1,87 per migliorare il primato trentino all'aperto nel salto in alto (al coperto vanta già 1,88 dello scorso febbraio) e regalarsi una serata da reginetta davanti al "suo" pubblico.
Record trentino migliorato anche per il noneso Libera, il cui 20"75 oltre a ritoccare di un centesimo il riscontro del debutto di metà aprile gli ha consentito di trionfare nella classifica finale dello Speed King&Queen Trentino Alto Adige, il circuito dedicato alla velocità che ad Arco ha vissuto il suo atto finale dopo le prove di Bolzano e Pergine Valsugana del mese scorso.
 
 Alto di lusso  
Il tam-tam arcense era partito già da qualche mese, per allestire attorno ad Asia Tavernini un concorso di valore.
Anzi, un duplice concorso interessante perché ad accendere i fuochi del meeting gardesano sono stati gli uomini, con il piemontese Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) pronto a salire a 2,25, misura superata alla prima prova dopo aver messo al sicuro il successo nei confronti del convincente ventunenne Massimiliano Luiu (Fiamme Oro), cresciuto per l'occasione fino a 2,19 sotto gli occhi di coach Marco Tamberi.
A completare il podio di giornata ci ha quindi pensato il carabiniere Eugenio Meloni (2,15), seguito a 2,12 dall'aviere Manuel Lando, da Filippo Rodighiero (Assindustria Sport), da Matteo Sioli (Euratletica) e dal noneso Stefano Ramus (Atletica Valli di Non e Sole), tornato ad affacciarsi su tale misura dopo quattro anni di peripezie fisiche.
 
Percorso analogo a Sottile per Tavernini: con la prima prova positiva ad 1,81 la padrona di casa ha fatto suo il duello finale con la compagna di colori Pamela Croce (Us Quercia, 1,78) per poi dedicarsi alle misure successive: 1,84 e 1,87 sono arrivati senza troppi patemi, inducendo così l'allieva di Mauro Modena ad affrontare il muro dell'1,90.
I primi due tentativi hanno palesato quel minimo di timore referenziale, ma la terza prova ha detto che la rivana è "quasi" pronta ad entrare nel gotha internazionale. Rebecca Mihalescul (Atletica Brescia. 1959) con 1,75 ha meritato il terzo posto, identica misura per Rebecca Pavan (Assindustria Sport), quarta.
 

Stefano Sottile nella foto di Valeria Biasioni / FIDAL Trentino.
 
 Conferma di Liibera  
L'altro piatto forte di serata era la velocità, palcoscenico su cui Francesco Libera ha strappato applausi, confermandosi sorpresa e rivelazione stagionale.
Il 20"75 corso in assenza di vento (+0,1 m/s) e con un'umidità che rendeva pesante il respiro vale tanto. Vale il miglioramento di un centesimo del record personale e trentino di metà aprile, vale la consapevolezza di essere ormai stabilmente su tempi di valore e di poter ambire - quando le condizioni e la competitività altrui saranno ideali - a qualcosa di ancora più grande.
 
Intanto dal punto di vista materiale l'acuto di Arco ha consentito all'allievo di coach Matteo Pancheri di vincere il duello con la star inglese Adam Gemili (20"90), uno che a casa può ammirare 1 oro mondiale e 5 ori europei ed il successo finale nel circuito Speed King&Queen 2023 davanti al campione uscente Lorenzo Ianes (Athletic Club 96 Alperia) che per l'occasione ha preferito concentrarsi sui 100 metri vincendo la finale in 10"62 (vento -0,3 m/s) dopo aver completato la batteria in 10"52 nella scia dello stesso Gemili (10"40, -0,5 m/s) e così l'allievo di Silvano Pedri si è dovuto «accontentare» del secondo posto nella classifica finale del circuito con Andrea Federici (Atletica Biotekna, 21"07 nei 200 metri) sul terzo gradino del podio.
 
La regina della velocità è invece Petra Nardelli (Südtirol Team): la bolzanina ad Arco si è misurata prima sul giro di pista chiudendo con un 54"11 in solitaria che conferma di fatto il riscontro di Pergine di due settimane fa, per poi affrontare anche i 200 metri in un interessante duello con Giulia Riva (Fiamme Oro): 24"28 per la poliziotta, 24"56 per la sudtirolese che ha potuto così sfondare quota 2000 punti nel computo complessivo ed avere la meglio nella classifica finale del circuito della stessa Riva.

Squillo da 13"79 invece nei 100hs per la ventenne Elena Nessenzia (Riviera del Brenta) mentre nei 100 metri femminili il successo è andato alla compagna di club Chiara Michelon (Riviera del Brenta, 12"16) su Lisa Bona (Us Quercia, 12"31) con Giulio Vanarelli (Gs Bassano) a far suoi i 400 metri in 49"19.
La pedana del disco ha proposto sul gradino più alto del podio come da previsione Martina Capoferri (Atletica Brescia 1959) con 45,20 e Giacomo Bona (Lagarina Crus Team) con 44,12 mentre gli 800 metri hanno proposto un nuovo successo per Maria Vittoria Sommadossi (Gs Trilacum) con 2'15"88 e per Mirko Tomasi (Athletic Club 96 Alperia) con 1'56"48, entrambi reduci dalla vittoria sulla medesima distanza giovedì sera a Verona.

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