«Signor presidente, questa non è l’Europa sognata da Degasperi. Cosa abbiamo sbagliato?»

«Non abbiamo sbagliato, semplicemente non abbiamo avuto coraggio» Poi cita Degasperi: «Gli Stati hanno guardato l’immediato e non le generazioni che verranno»

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L’occasione di intervistare il presidente Prodi ha richiamato un po’ tutti i giornalisti trentini, perché - comunque la si voglia vedere - si tratta di un incontro con la nostra storia.
Prodi può piacere o non piacere, sia ben chiaro, ma resta fondamentale il fatto che ha giocato un ruolo importantissimo per la nostra Autonomia, per l’Italia e per l’Europa, dove è stato Presidente della Commissione Europea con l'appoggio dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Particolare quest’ultimo che sta a dimostrare come lo stesso Leader del centrodestra aveva riconosciuto in Prodi la statura di Statista Europeo.
Tante le domande, tutte interessanti, come le risposte che Prodi ha dato.
 
«Crisi ucraina? Cerchiamo di risolverla in casa – dice Prodi. – Cosa c’entrano gli USA? Perché proporre di far entrare la Crimea nella NATO? Perché andare a mettere le dita negli occhi di Putin»
«L’Europa deve avere con l’Italia lo stesso occhio di riguardo tenuto nei confronti di una Germania che aveva bisogno del sostegno di tutti nella sua riunificazione dopo la caduta del Muro di Berlino.»
«L’Italia ha saputo guardare a Nord e a Ovest. Ora impari a guardare a Est (Russia) e a sud (Medioriente).»
 
Poi è stato il nostro momento.
Signo presidente, questa non è l’Europa sognata da Degasperi. E francamente neanche quella sognata da me e dalla mia generazione. Cos’è che abbiamo sbagliato?
«Anche io sogno l’Europa di Degasperi, – è stata la sua risposta. – Ma non abbiamo sbagliato nulla. Piuttosto, non abbiamo avuto coraggio. Non hanno avuto coraggio gli Stati Europei. La paura ha fatto vedere ai leader solo l’immediato, quando proprio lo stesso Degasperi aveva insegnato che lo Statista deve guardare alle prossime generazioni. Il coraggio serve per vincere la paura. L'Europa non l’ha avuto…»

 Ad colorandum
Come da prassi, prima di porre la domanda, ci siamo presentati per nome e cognome e testata rappresentata. L’Adigetto.it, quotidiano oinline.
«Ma ci sono solo testate online?» - Ha chiesto Prodfi meravigliato.
«Alla nostra età io e lei non navighiamo in internet – è stata la risposta del nostro direttore. – Ma mi dicono che abbiamo 60.000 accessi al giorno…»
«Però… Complimenti!»
Inutile dire che chi è venuto dopo di noi, che rappresentava testate sia cartacee che online, si è affrettato a dire «cartaceo!», disconoscendo il lavoro dei propri colleghi della redazione online…