«Opere da una collezione, l’arte e il suo territorio» – Di D. Larentis
Il 1° giugno a Folgaria, Maso Spilzi, s'inaugura la mostra promossa dalla Cassa Rurale Vallagarina, curata da Remo Forchini e presentata da Fiorenzo Degasperi
Giulio Carlo Armani, Londra, ponte sul Tamigi, 1938.
Sabato 1 giugno, Maso Spilzi aprirà le porte alla mostra «Opere da una collezione - L'arte e il suo territorio», a cura di Remo Forchini, con presentazione del critico d’arte Fiorenzo Degasperi.
L'inaugurazione si terrà alle ore 17:30 negli spazi suggestivi di questo raro esempio di architettura fortificata del Settecento, avvolto in un'atmosfera leggendaria che lo collega alla storia della strega Brava Part, la cui presenza sembra ancora risuonare lungo il sinuoso corso del Rio Cavallo/Rosspach.
La mostra sarà accessibile al pubblico fino a domenica 7 luglio 2024, secondo i seguenti orari: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00; mentre dal martedì al venerdì, dal 2 al 5 luglio, sarà aperta anche nel pomeriggio, dalle 15:00 alle 18:00.
L'Istituto di Credito Cooperativo Cassa Rurale Vallagarina rinnova il suo impegno nella valorizzazione del suo patrimonio artistico attraverso un ciclo di mostre itineranti nelle località in cui opera, accompagnate da un prezioso catalogo curato da Remo Forchini e da Amina Pedrinolla.
Dopo il grande successo dell’esposizione invernale nelle storiche sale di Palazzo Candelpergher, sede del Comune di Nogaredo, l'iniziativa si trasferisce ora a Folgaria.
La prossima destinazione sarà invece Caprino Veronese, con ulteriori tappe previste in altre importanti realtà cittadine.
A Maso Spilzi, lungo il percorso espositivo verrà presentata una selezione delle opere tratte dall’importante collezione della Cassa Rurale, arricchita da lavori di artisti che operano o hanno operato nell'altopiano Cimbro, o che qui hanno le loro origini o trascorrono la loro vita quotidiana.
La mostra è anche un'occasione per entrare in contatto con opere inedite di artisti e scultori che hanno fatto della cultura di montagna uno dei loro principali interessi visivi.
I numerosi pittori e scultori presenti offrono uno sguardo individuale e particolare sulla natura, sia essa figurativa che astratta, consapevoli che le forme, i volumi e gli spazi contribuiscono a creare un rapporto continuo e rinnovato con ciò che ci circonda.
Quindi, non solo un'arte che rappresenta il mondo, ma anche un'arte che cerca di interpretare gli eventi del cuore e dell'anima in relazione ai nuovi sentimenti della natura. Il filo conduttore delle opere esposte è la passione per la natura, sia fisica che umana, e per il paesaggio fatto di materia e anima.
Carlo Sartori, Legna per riscaldarsi, 1984.
Artisti esposti: Roberto Marcello Baldessari, Attilio Lasta, Neno Mori, Piero Coelli, Mario Dalla Fini, Luigi Vicentini, Guido Mattuzzi, Alessandro Pavone, Cirillo e Florian Grott, Carlo Sartori, Riccardo Schweizer, Mariuccia Spagnoli, Valentina Port, Loretta Vaccari Loss, Albino Rossi, Gianni Turella, Silvio Cattani, Maurizio Giongo, Rolando Tessadri, Anna Maria Targher, Annalia Spagnolli, Claudio Civettini, Alberto Forchini.
La ricca collezione artistica della Cassa Rurale Vallagarina è frutto di oltre un secolo di acquisizioni sul territorio. In essa si trovano dipinti, sculture, incisioni, stampe e disegni a fumetto, rappresentativi di diverse epoche e provenienze geografiche. Quest'ampia varietà testimonia il legame tra gli artisti e la Vallagarina nel corso dei decenni.
Spiega il curatore Remo Forchini: «Con le ristrutturazioni bancarie e le fusioni, il patrimonio artistico delle singole Casse Rurali è stato consolidato nella Cassa Rurale Vallagarina, richiedendo la creazione di un catalogo d'arte completo che fungesse anche da inventario.
«Questo catalogo, il cui titolo richiama quello delle singole mostre, non solo elenca tutte le opere possedute dalla Cassa Rurale, ma rappresenta anche una collezione che si sviluppa attraverso un dialogo continuo tra le Casse Rurali e il territorio di appartenenza.
«A differenza delle collezioni create da singoli individui basate su inclinazioni personali o preferenze estetiche, questa raccolta riflette la diversità e la storia della comunità locale.»
Sottolinea Maurizio Maffei, Presidente Cassa Rurale Vallagarina: «Con questa mostra la Cassa Rurale Vallagarina vuole donare idealmente ai soci, ai clienti e alle comunità, uno spaccato significativo del suo patrimonio artistico, acquisito nel corso degli anni con l’intento di valorizzare le espressioni creative dei propri territori.
«L’impegno e la sensibilità dei Presidenti e dei Direttori hanno dato vita a questa collezione, che è stata ulteriormente arricchita nel corso di un trentennio dalle acquisizioni di opere di artisti vincitori di concorsi di pittura e manifestazioni artistiche, tenuti localmente e partecipati da pittori di diverse sensibilità e provenienze regionali.
«Alcuni di questi lavori sono esposti da tempo in atri, sale e uffici dell’Istituto, mentre altri giacevano negli archivi.
«Dopo un lungo lavoro di ricerca, stesura e edizione di un catalogo generale, il patrimonio artistico della Cassa è tornato unitariamente alla luce e ha permesso l’accorta selezione delle opere che sostanziano questa mostra.
«Questa esposizione rappresenta, pur nella sua parzialità, una parte qualitativamente importante del patrimonio artistico dell’Istituto di Credito Cooperativo che non risulterebbe agevolmente fruibile al pubblico neppure se fosse integralmente esposta negli spazi di sedi e filiali.»
Un’esposizione, quindi, che non solo evidenzia l'impegno della Cassa Rurale Vallagarina nel promuovere la cultura, ma che rappresenta anche un'opportunità unica per i cittadini di immergersi nell'arte e nella storia della propria terra.
Daniela Larentis – [email protected]
Attilio Lasta, olio su tavola.