Ci ha lasciati il grande Bruno Frizzera, aveva 94 anni

Quando compì 90 anni, l'allora direttore de Il Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli gli aveva proposto di rinnovare il contratto per una decina d'anni…

Bruno Frizzera era nato nel Voralberg, in Austria, nel lontano 1917.
Aveva studiato nella stessa classe di Albino Mussolini, il presunto figlio del Duce e di Ida Dalser. La vicenda era stata raccontata in un film che per stessa ammissione dell’autore non rispettava la verità storica. Bruno Frizzera però ricordava bene quell’episodio e lo ha raccontato anche al sottoscritto, senza peraltro dare certezze.
 
Diplomato ragioniere, si trovò costretto a iscriversi alla sola facoltà di economia, come si usava allora per i Tecnici Commerciali. Il suo sogno era di fare l’ingegnere, ma divenne il più grande esperto fiscalista dell’intero Paese.
Conoscendolo, sarebbe certamente diventato famoso anche come ingegnere.
Si laureò nel 1940, a 23 anni.
Appena laureato venne arruolato e fece la guerra come ufficiale d’artiglieria.
 
Una volta congedato, iniziò a esercitare la professione nell’economia e nelle finanze.
Dotato di un indubbio sesto senso nell’interpretazione delle leggi e nella ricostruzione delle fonti del diritto che le avevano ispirate, iniziò la sua lunghissima carriera come consulente di Ezio Vanoni, il più grande riformatore delle finanze dello Stato Italiano. La Denuncia Vanoni fu il più grande passo avanti fatto nella storia fiscale del nostro Paese.
Fu poi consulente di altri ministri, ma la sua fama è dovuta alle sue guide fiscali.
 
Fin dalle prime pubblicazioni divenne famoso nel Paese. Gli stessi funzionari del Ministero delle Finanze, che applicava le leggi del Parlamento, si rivolgevano a lui per chiedere delucidazioni.
Iniziò presto a lavorare per il Sole 24 Ore e per questo il quotidiano della Confindustria divenne un faro per quegli stessi funzionari.
Un giorno il Sole 24 Ore decise di acquistare i diritti delle sue rubriche, a condizione che fosse sempre lui a scriverle. Bruno Frizzera accettò, ponendo a sua volta delle condizioni, tra le quali le royalty, che corrispondevano allora al mezzo miliardo di lire all’anno. 
A Trento venne così istituita una redazione vera e propria del Sole 24 Ore, che – sentendo le parole stesse di Frizzera – rendeva all’editore almeno dieci volte tanto i costi reali.
 
Bruno Frizzera investì i suoi soldi un po’ dappertutto, ma con preferenza nel settore immobiliare. Acquistò in Bondone, certo che prima o poi sarebbe risorto. Costruì a Trento Nord immobili commerciali che poi gli sarebbero stati utilissimi per effettuale l’ultimo grande investimento della sua vita.
Il Grand Hotel Trento.
Allora lo intervistai per chiedergli di riassumere le tappe che lo avevano portato a investire in Via Alfieri.
Era il 10 novembre 2007, aveva appena compiuto 90 anni…
L’Intervista è leggibile per intero tramite questo link.
 
Di essa vogliamo riportarne un pezzo, decisamente significativo.
Cambiando discorso – chiesi a un certo punto, – come vanno le cose con il Sole 24 Ore?
«Benissimo. – Rispose. – Con sole 23 persone generiamo all'editore ricavi per oltre 64 milioni di euro all'anno. Più di 2 milioni e mezzo a testa di prodotto lordo.»
 
Però! Credo che lei abbia segnato una svolta nella vita economica della testata…
«L'altro giorno il direttore De Bortoli mi ha detto che io rappresento la bandiera del giornale. Vorrebbero rinnovare il contratto con me per una decina d'anni. E ne ho 90 compiuti… he he.»
 
Qualche cifra?
«La guida fiscale esce in due edizioni da 120.000 copie l'una. La rivista il Fisco esce in 60.000 copie per volta. I nostri libri hanno superato quest'anno il milione di copie complessivamente…»
 
Sbaglio se dico che con le sole royalty lei potrebbe pagare i mutui del Grand Hotel Trento?
[In effetti, sapevamo che aveva recentemente venduto un complesso immobiliare in Via Brennero a Trento per (voci circolavano) una ventina di milioni. Ma, comunque sia, il Grand Hotel Trento è solo una parte delle sue proprietà.]
Non rispose alla domanda, ma si rilassò appoggiandosi allo schienale della poltrona. Probabilmente pensava al suo passato, rivedendolo in cifre, ma anche in tappe, in successi, in emozioni.
 
Sì, pochi possono essere soddisfatti come lui.
Ma aggiungiamo una precisazione. Frizzera non è stato solo la bandiera del Sole 24 Ore. Lo è stato anche del Trentino.
 
Guido de Mozzi
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