Storie di donne, letteratura di genere/ 438 – Di Luciana Grillo
Gabriella Dal Lago, «Uto e Gesso» – Romanzo breve, ma intenso, incalzante e…
Titolo: Uto e Gesso
Autrice: Gabriella Dal Lago
Editore: 66thand2nd, 2022
Genere: Narrativa italiana contemporanea
Pagine: 160, Brossura
Prezzo di copertina: € 15
Il titolo sembra fuorviante, i protagonisti sono tre: Emma, Uto e Gesso. Emma è la bimba che nelle prime pagine vuole mangiare un gelato con i genitori, ma uno scoppio improvviso li costringe a fuggire, tutti e tre.
La ritroviamo in una stazione di servizio dove lavora, sola, in un luogo sperduto. È in quel bar frequentato da viaggiatori di passaggio che arrivano Gesso e Uto, prima l’uno, poi l’altro, in una notte di tormenta.
Le vite di questi tre ragazzi, accomunati dalla separazione dei genitori, si intrecciano sotto la neve.
L’autrice racconta le loro vite, spaziando dal presente al remoto, ora i due fratelli sono bambini che vedono i genitori litigare furiosamente, ora sono «seduti sulla seggiovia, due bambini di otto e dodici anni… stanno nell’aria come palloncini… sono soli sulla seggiovia… e sono soli anche quando la funivia si ferma».
Gesso vuole stare da solo anche da grande, sfugge alle regole, rimane a letto quando il fratello e la mamma lo attendono alla sua seduta di laurea, scende dall’auto e si avventura nel bosco – come se avesse un appuntamento, forse con un lupo – mentre scende copiosa la neve.
La cena con la mamma e il suo nuovo compagno è per i due ragazzi un’occasione per ritrovarsi, ma sono troppo diversi, il minore – Uto – sembra paterno, maturo, mentre Gesso, il maggiore, oppone i suoi silenzi e le sue assenze, tanto che Uto lo accusa di voler «dimostrare al mondo intero che sei tu al centro dell’attenzione, che sei il primo nel cuore e nei pensieri di mamma…».
Emma, nella sua postazione alla stazione di servizio, «quando fa il turno di giorno, cerca con lo sguardo una famiglia seduta a un tavolino, controlla se hanno un cane, controlla se sono felici» e ripensa alla sua famiglia, al cane Gianni, alle loro soste in autogrill, prima che la mamma andasse via di casa senza lasciare traccia.
Dal Lago torna alla notte della nevicata, all’auto ferma, a Gesso che scompare nel bosco, a Uto che vuole trovarlo, prima che sia troppo tardi, a Emma che intorno a sé non sa più vedere famiglie felici.
Romanzo breve, ma intenso, incalzante e… tante domande: una mamma può andare via senza salutare nemmeno la figlia?
E due fratelli possono essere tanto lontani che, pur amandosi, parlano lingue diverse e non si capiscono?
Luciana Grillo - [email protected]
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