Esercito e Marina Militare bonificano il lago di Varna
Gli ordigni recuperati e distrutti in piena sicurezza sono oltre 60.000. In quest’ultima sessione sono state neutralizzate oltre 4.000 bombe da fucile
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Continua la bonifica degli ordigni recuperati dal fondale lacustre di Varna (BZ), con la sinergia tra artificieri dell'Esercito Italiano e della Marina Militare. Gli specialisti del 2° reggimento genio guastatori appartenenti alla «JULIA», e i palombari artificieri subacquei del Nucleo SDAI Ancona, inseriti nel Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN, continuano l'opera di bonifica dello specchio d' acqua, iniziata nell'autunno del 2017, affiancatidal prezioso supporto sanitario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.
Gli ordigni recuperati e distrutti in piena sicurezza, sono oltre 60.000. In quest’ultima sessione primaverile sono state neutralizzate oltre 4.000 bombe da fucile «zeitzundergrenade».
Le operazioni condotte secondo le restrizioni pandemiche e nel rispetto delle norme anti covid, sono state autorizzate dal Commissariato del Governo locale secondo un calendario concordato tra il personale di COMSUBIN e dal Comando Truppe Alpine di Bolzano con il supporto del Comparto di Protezione Civile, degli Enti locali e le Forze dell'Ordine.
La rimozione e il recupero degli ordigni inesplosi immersi è assegnato al personale palombaro della Marina Militare dei nuclei SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) del COMSUBIN, che svolgono le operazioni subacquee di individuazione, messa in sicurezza e successiva consegna ai colleghi dell’Esercito Italiano, 2° Reggimento genio guastatori alpini di Trento, che provvedono alla distruzione finale, presso un sito idoneo e sicuro.
Le operazioni mirano al mantenimento della pubblica incolumità e salvaguardia dei cittadini, rientrando più ampio spettro del Comparto di Protezione Civile.