La Grecia e l’Europa a 24 ore dalla rottura finale

Tsipras dispone la chiusura delle banche per lunedì – La BCE attiva alcune misure preventive

Domani, 30 giugno, è l’ultimo giorno a disposizione della Grecia per sistemare i suoi debiti, ma tutto fa pensare ormai che ci sarà frattura con l’Europa.
Tsipras si è rivolto brevemente al Paese in TV annunciando la chiusura delle banche e della borsa per la giornata di domani e per commentare la situazione che ormai sembra irreversibile.
Confermando che attenderà il responso del referendum prima di prendere decisioni di qualsiasi genere, ha denunciato il clima di ricatto che la BCE starebbe perpetrando nei confronti della Grecia, ma ha anche assicurato che pensioni e stipendi degli statali saranno pagati regolarmente.
Se la chiusura delle banche evita l’agguato degli speculatori (non si sa fino a quando resteranno chiuse), i cittadini che intendevano prelevare euro dai propri depositi non potranno farlo. Nel caso la Grecia dovesse uscire dall’Euro, coloro che avranno tesaurizzato moneta europea non soffrono la svalutazione di un eventuale ritorno alla moneta di un tempo.
Quanto al presunto ricatto della BCE, la Banca centrale ha disposto alcune misure per prevenire eventuali contraccolpi sui mercati finanziari. Ovvero ha preparato un piano per il salvataggio delle banche che potessero soffrire delle speculazioni. Infatti, gli altri paesi che aderiscono all’Euro terranno regolarmente aperti gli sportelli bancari e le borse.
Nei prossimi giorni quindi il mondo terrà il fiato sospeso per vedere che cosa accadrà perché è la prima volta che succede qualcosa del genere.