Imprese trentine, stabile il valore delle esportazioni

Cresce l’export verso Polonia e Spagna, che segna rispettivamente +35,1% e +21,4%

In termini nominali, con 1,38 miliardi di euro, il valore delle esportazioni trentine nel secondo trimestre dell’anno rimane pressoché invariato (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è in linea con quello nazionale e del Nord Est (pari rispettivamente a +0,5% e -0,3%). La variazione tendenziale del primo semestre si assesta invece su un -1,6% (+1,1% Italia, -1,4% Nord Est).
Con riferimento ai settori produttivi, le vendite trentine all’estero sono costituite in prevalenza da prodotti dell’attività manifatturiera (poco più del 95% del valore complessivo).
La quota maggiore è da attribuire ai «macchinari ed apparecchi» (21,6%), seguono i «prodotti alimentari, bevande e tabacco» (17,3%) e i «mezzi di trasporto» (13,2%).
Nel complesso queste tre categorie merceologiche rappresentano più del 52% delle esportazioni provinciali.
 
Con un valore pari a 899 milioni di euro nel periodo aprile-giugno (-0,1% rispetto al 2023), le importazioni confermano la fase congiunturale di stagnazione della domanda di beni.
Le principali quote di merci importate riguardano principalmente i «mezzi di trasporto», con il 22,2%, seguiti da «legno, prodotti in legno, carta e stampa» (14,1%) e «prodotti alimentari, bevande e tabacco» (11,0%).
Per quanto riguarda le destinazioni, l’Unione europea (27 Paesi) si conferma essere il principale mercato di riferimento sia per le esportazioni, avendo assorbito il 58,3% del totale, sia per le importazioni (79,3%).
 
Considerando il valore dell’export, da diversi anni la graduatoria dei principali Paesi colloca al primo posto la Germania, mercato verso cui nel periodo aprile-giugno 2024 si sono dirette merci trentine per un valore complessivo di 217 milioni di euro, pari al 15,8% delle vendite effettuate sui mercati internazionali; seguono gli Stati Uniti con circa 171 milioni di euro (pari al 12,4% delle esportazioni complessive), la Francia con 137 milioni di euro (pari al 9,9%) e il Regno Unito con 109 milioni di euro (pari al 7,9%).
Nel confronto con lo stesso periodo del 2023 le vendite all’estero rimangono stabili rispetto a tutte le destinazioni principali, ad eccezione delle esportazioni verso Spagna e Polonia, che mostrano variazioni molto positive (rispettivamente +21,4% e + 35,1%).