Storie di donne, letteratura di genere/ 458 – Di Luciana Grillo

Nicoletta Campanella, «Una rotta blu per itinerari verdi. I giardini sotto costa» – letto il libro, viene voglia raggiungere quei luoghi incantati, per terra o per mare

Titolo: Una rotta blu per itinerari verdi. I giardini sotto
            costa alla scoperta dei più interessanti tesori
            botanici affacciati sul mare

 
Autrice: Nicoletta Campanella
Editore: Nicla, 2022
 
Pagine: 460 - Prezzo di copertina: € 30
 
Ho già letto e recensito in questa rubrica due libri di Nicoletta Campanella, «Grandi giardiniere d’Italia e La vie en roses», storie di giardini e giardiniere, di rose e di tradizioni.
Quest’ultimo bellissimo libro, affascinante fin dalla copertina, ci porta alla scoperta dei più interessanti tesori botanici affacciati sul mare e dunque mescola il blu intenso del mare al verde tenero delle piante e al verde denso degli alberi, percorrendo l’Italia in lungo e in largo, passando in rassegna i giardini delle grandi famiglie italiane e quelli di architetti appassionati, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, senza trascurare le isole.
A me tocca il compito di dare indicazioni a lettrici e lettori, un compito arduo, come scegliere tra Cinque Terre e Portofino, tra Capalbio e Circeo, tra Capodimonte e La Mortella…?
 
Mi faccio guidare da personaggi storici, o dai miei ricordi che fra queste pagine mi tornano alla mente: in Toscana villeggiava Paolina Bonaparte, tra le Terme Bagni di Lucca e Viareggio, seguita qualche decennio dopo da Eugenia, imperatrice di Francia. A Sanremo, a fine ’800, curò la tubercolosi la zarina Maria Aleksandrova, sposa dell’imperatore Alessandro II; in Liguria, 100 anni dopo, approdavano i principi Grimaldi di Montecarlo.
A Venezia, nello scenario incantato del Giardino dove Vivaldi compose Le quattro stagioni e Thomas Mann scrisse «La morte a Venezia», si intrattenevano Sigmund Freud e Marcel Proust.
 
Facendo un volo pindarico, sorvolando giardini lussureggianti e antiche dimore patrizie, Nicoletta Campanella ci porta al Castello di Miramare, nei pressi di Trieste, tanto amato dall’imperatrice Elisabetta d’Austria.
Nei primi anni del ’900 a Palermo attraccò lo yacht Hoenzollern: ne scese il kaiser Guglielmo II che omaggiò donna Franca Florio e dandole il braccio contemplò le piante esotiche e le aiuole fiorite del suo giardino.
Nel secondo ’900 la principessa Margaret d’Inghilterra, sulle orme del Principe Karim Aga Khan, scoprì la Costa Smeralda, mentre la famiglia Rossellini e soprattutto Ingrid Bergman godevano di splendide rose gialle a Santa Marinella.
 
A Positano Franco Zeffirelli trovò negli anni ’60 il suo paradiso privato, dove ospitò Gregory Peck e Rudolf Nureyev, Anthony Burgess ed Elisabeth Taylor, Leonard Bernstein e Maria Callas, Lawrence Olivier, Eduardo De Filippo, insomma: il mondo.
I miei ricordi mi portano al Giardino della Minerva, a Salerno, sospeso tra cielo e mare, non lontano dal Castello di Arechi, l’orto botanico più antico d’Europa, dove si coltivavano piante ad uso medicamentoso, secondo le indicazioni della Scuola Medica Salernitana.
E come non citare la straordinaria Villa San Michele che ad Anacapri fu dimora di Axel Munthe?
Egli vi trascorse più di cinquanta anni, curando i terrazzamenti dove vegetavano migliaia di piante, all’ombra di un incantevole pergolato sul quale si intrecciavano rose rampicanti e caprifogli… la prima volta che vidi questa villa avevo 8 anni, e non l’ho più dimenticata.
 
E questo è solo un assaggio del magnifico libro: i giardini sono descritti con grazia e passione, ogni luogo è collegato all’approdo, la scheda «contatti» indica indirizzo, telefono, email per prenotare una visita, le illustrazioni e le fotografie sono scelte con cura: insomma, letto il libro, viene voglia di partire immediatamente e di raggiungere questi luoghi incantati, per terra o per mare.

Luciana Grillo - [email protected]
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