Giornata della memoria – Il pensiero del Presidente Alberto Pacher

«Ecco cosa succede quando al dialogo si sostituisce l'intolleranza, alla convivenza l'odio, alla fratellanza il fanatismo»

In occasione del Giorno della Memoria, il presidente della Provincia autonoma di Trento ha colto l'occasione per lanciare un nuovo appello al dialogo.
Lo pubblichiamo qui di seguito.

Oggi la seconda guerra mondiale sembra molto lontana, l'Europa vive una stagione di pace che dura da decenni e che ha consentito di costruire una fitta rete di relazioni internazionali, nelle quali è inserito, con determinazione, anche il Trentino.
Ma questo non può esimerci dal ricordare la più grande tragedia dell'umanità, affinché simili episodi non si verifichino più.
I nostri territori non furono infatti immuni dalla Shoah: Trento fu attraversata sistematicamente dai convogli di deportati raccolti in tutti Italia e poi destinati ai campi di concentramento del Terzo Reich.
I due carri per le deportazioni che si trovano in questi giorni alla stazione ferroviaria di Trento e la fitta rete di iniziative promosse sul territorio provinciale, ci vogliono proprio ricordare ciò che succede quando al dialogo si sostituisce l'intolleranza, alla convivenza l'odio, alla fratellanza il fanatismo.
Dobbiamo portare sempre nei nostri cuori ciò che successe nei campi di sterminio, non dimenticare per costruire una nazione di pace dalle radici solide