Un attentato a Mosca ha provocato una strage spaventosa

I morti sono 62, i feriti 100. L’ISIS rivendica l’attacco e la Cia conferma l’autenticità

Un attentato terribile quello che è accaduto stasera a Mosca.
Un commando di almeno quattro terroristi in tuta mimetica militare ha fatto irruzione in una sala dove si teneva un concerto rock nella periferia della città e ha aperto il fuoco sugli spettatori con armi automatiche. Poi hanno lanciato delle bombe che hanno generato un incendio e infine sono scappati a bordo di un’auto
Una strage.
I morti accertati, secondo la stampa russa, sono 62 e i feriti un centinaio. Tra le vittime ci sono anche dei bambini.
Tutti i leader del Mondo Occidentale (Italia compresa con Mattarella e Meloni) hanno espresso il proprio sdegno e la vicinanza alle vittime innocenti.
 
Una decina di minuti dopo l’attentato l’ISIS ha rivendicato la paternità dell’attentato con questo messaggio:
«I combattenti dello Stato Islamico hanno lanciato un attacco contro un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, situata alla periferia della capitale russa, Mosca.
«Durante l’assalto, centinaia di persone sono state uccise e ferite, mentre si è verificata una vasta distruzione nell’area prima che i combattenti si ritirassero indenni nelle loro basi.»
 
Dato che spesso l’ISIS rivendicano la responsabilità di azioni compiute da altri, è doveroso segnalare che la CIA ha definito «autentico» il messaggio.
Anzi, nei giorni scorsi l’ambasciata USA a Mosca aveva avvisato i cittadini americani di tenersi lontani da spettacoli. Quindi avevano raccolto informazioni sull’eventualità di azioni come questa.
Con ogni probabilità, la Cia aveva informato anche i servizi russi.
Adesso l’allarme è attivato in tutta la Russia: sono stati chiusi i cancelli dopo che i buoi sono scappati.
 
La domanda che ci si pone è per quale motivo si siano inseriti anche i terroristi islamici in un Paese come la Federazione Russa.
Le risposte più probabili risiedono nella situazione di oggettiva difficoltà che sta attraversando la Russia, per via della Guerra con l’Ucraina e le restrizioni imposte dalle sanzioni occidentali.
La Cecenia e un po’ tutto il mondo che risiede dal Caucaso verso sud non ha mai dimenticato le azioni anti islamiche di mosca e in particolare quelle avvenute in Siria.
 
E compiere un attentato di queste terribili proporzioni, oltre a stare nelle corde dell’Islam, assume anche un alto significato anti putiniano. Non a caso è avvenuto pochi giorni dopo la «proclamazione» di Putin presidente.
Certamente l’immagine di Putin vincente perde un bel po’ di smalto dopo una strage del genere.
La cosa che fa impressione è che i 62 morti e i 100 feriti non hanno nessuna colpa nei confronti di nessuno.
Una vergogna che va ad aggiungersi a tante altre atrocità che si stanno consumanto in questo brutto periodo del XXI secolo.