Mercoledì 13 luglio, ore 21, Piazza Cesare Battisti, Trento

Al Teatro capovolto il «Teatro Antropocene» esordisce con Secret Life – Vita segreta degli umani

>
Nel ricco cartellone proposto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara sul palco del Teatro Capovolto-La città in scena in Piazza Cesare Battisti, tra musica, danza e letteratura trova spazio anche «Teatro Antropocene», l'interessante rassegna proposta in collaborazione con il MUSE-Museo delle Scienze e con la direzione artistica di Andrea Brunello (Compagnia Arditodesìo).
Si tratta di un ciclo di quattro spettacoli che cercano di indagare e riflettere sulle attuali condizioni dell’uomo e del pianeta.
Il compito di inaugurare questa serie di appuntamenti, mercoledì 13 luglio (ore 21), spetterà a «Secret Life - Vita segreta degli umani», testo teatrale dell’inglese David Byrne, prodotto da LST Teatro, e fino ad oggi mai tradotto né rappresentato in Italia.
 
Tratto dal testo teatrale Secret life of humans dell’inglese David Byrne, LST Teatro presenta «Secret Life - Vita segreta degli umani», spettacolo in cui la storia dell'evoluzione umana si intreccia con i temi della guerra, della scienza e della matematica attraverso un insieme di voci così complesso e straordinario da mantenere forte il legame con i nostri antenati, ma anche fortemente proiettato verso il futuro, in un continuo scambio di piani narrativi.
Il nucleo della storia trae origine da un fatto realmente accaduto: in una stanza della casa dello scienziato, matematico, filosofo e letterato inglese Jacob «Bruno» Bronowski vengono scoperti dalla figlia documenti militari segreti, tenuti nascosti per decenni.
 
Il racconto di Secret Life - Vita segreta degli umani narra la scoperta degli atti secretati da Bronowski e le rivelazioni che ne sono derivate, immaginando nuovi innesti drammaturgici e differenti periodi di tempo: quello di Ava e Jamie dura una sola notte; la storia di Bruno, di sua moglie Rita, del suo collega George, una vita intera; la Storia dell'umanità migliaia di anni. Situazioni e vicende tra loro strettamente legate e tenute insieme in un divenire narrativo disteso, fluido, dove ogni scena si mescola e si trasforma in quella successiva, grazie a un sovrapporsi drammaturgico di storie e linguaggi diversi, attraverso cui si rende visibile la contemporanea stratificazione di significati e sensi plurimi.
 
Con Clara Galante, Gianni Poliziani, Francesco Pompilio, Alessandro Waldergan, Enrica Zampetti e la regia di Manfredi Rutelli, nello spettacolo convivono forme artistiche armonicamente orchestrate per rendere coinvolgente ed emozionante una storia semplice e complessa allo stesso tempo ed emergono alcuni interrogativi fondamentali: cosa significa essere umani? E dove, questo essere umani, ci sta conducendo?
 
LST Teatro (Laboratorio Stabile Teatrale) da venti anni svolge attività culturali e produttive, animata da professionalità dello spettacolo e della cultura.
Sin dall’inizio della sua attività si caratterizza per la continua ricerca di linguaggi artistici contemporanei e moderne espressività performative, che si concretizzano nelle molteplici attività di produzione teatrale, e nella capacità di creare connessioni e convergenze umane e artistiche, grazie alla quale ha dato vita a collaborazioni produttive e ospitalità di gruppi artistici danesi, francesi e giapponesi.
I principi che spingono LST Teatro verso la ricerca e il confronto continui sono dati dall’origine laboratoriale della Compagnia: la dimensione laboratoriale, applicata alla produzione teatrale, favorisce la ricerca, l’apertura a nuove culture, a nuova conoscenza, l’impegno nel sociale e nella formazione, che costituiscono, insieme alla produzione, i fondamenti dell'attività della compagnia.