Padre Kino, testimone del Trentino e della dignità dei popoli

Presentato nel pomeriggio di oggi a Segno, paese natale, il docufilm sul missionario esploratore con la partecipazione dell'assessore Carlo Daldoss

Terre assolate, all’apparenza inospitali e distanti dall’immagine amica dei declivi alpini della terra natia, ma terre ugualmente popolate da uomini e donne fieri della propria identità.
Il docufilm «Padre Kino», firmato dal regista Mauro Quattrina, è un omaggio ai valori universali di un personaggio trentino che ha scritto pagine importanti della storia del Nord America.
La pellicola è stata presentata in anteprima nel pomeriggio di oggi a Segno, in val di Non, il paese che ha dato i natali al gesuita, esploratore che ha legato il suo nome alla scoperta dell’Arizona e dello Stato di Sonora. 
 
Alla prima era presente - oltre ai rappresentanti dell’associazione culturale Padre Kino e agli amministratori locali - anche l’assessore provinciale alla coesione territoriale Carlo Daldoss.
«La testimonianza di questo personaggio conferma che il Trentino è terra di valori autentici che ancora oggi trovano ragione, a distanza di 300 anni, per essere conosciuti e valorizzati, – ha detto Daldoss. – Il messaggio che padre Kino ci lascia è un messaggio di fierezza dei propri ideali, un messaggio che deve essere trasmesso anche ai giovani di oggi perché saranno loro ad affrontare le sfide del Trentino di domani a cui dovranno rispondere con la stessa forza e la stessa fierezza di padre Kino.»
 

 
Nel suo intervento di apertura, il presidente della associazione Padre Kino, Alberto Chini, ha ricordato le ragioni del nuovo lavoro cinematografico sul gesuita esploratore.
«Ancora oggi – ha ricordato Chini, – a distanza di 300 anni, in Arizona e Messico ci sono associazioni e persone che operano a favore della società civile nel nome di padre Kino, missionario che ha saputo lasciare un’eredità autentica fatta di rispetto verso il prossimo e valori senza tempo.»
 
Lo studio veronese de «il Volo» di Mauro Quattrina ha realizzato per conto del Comune di Predaia il docufilm «Padre Kino», finanziato anche dalla Provincia autonoma di Trento, per garantire ulteriore impulso all’attività di padre Kino, ricordato e commemorato ancora oggi oltre oceano con venerazione come uno dei padri fondatori dello Stato di Sonora.
«Sostenere il progetto di padre Kino – ha ricordato ancora l’assessore Daldoss – significa trasmettere ai trentini di oggi l’esempio di una grande personaggio trentino.
«Padre Kino, come molti altri personaggi della nostra terra, meritano di essere riscoperti perché rappresentano l’esempio più autentico delle capacità e risorse morali e sociali del Trentino.»
 
La fiction su padre Kino, come ha ricordato il sindaco del Comune di Predaia Paolo Forno, rientra nel progetto di rinnovo del gemellaggio tra il Comune di Predaia e la città Maddalena de Kino, nello stato messicano di Sonora dove il grande missionario trentino è sepolto nel mausoleo che porta il suo nome.
 

 
 La figura di padre Kino 
Eusebio Francesco Chini, nato a Segno, nel comune di Predaia, è conosciuto come padre fondatore degli Stati di Sonora nel Messico e dell’Arizona negli Stati Uniti d’America.
Oggi la sua eredità è un messaggio di pace e fratellanza perché seppe esaltare nelle sue terre di missione la dignità dei popoli indiani. In particolare, il gesuita ha diffuso la conoscenza delle colture e degli allevamenti per la sopravvivenza delle popolazioni residenti.
La sua testimonianza è ancora oggi molto attuale tanto da tracciare, a distanza di anni, un ponte con le sue terre natie, favorendo la nascita di relazioni storiche e culturali tra Segno, frazione di nascita, e la città Magdalena de Kino nello Stato di Sonora nel Messico.
 
La città deve il suo nome proprio a «Padre Kino», nome con il quale il missionario era chiamato e conosciuto dalla popolazione locale.
Il film-documentario ha dunque l’obiettivo di «attualizzare» la figura del padre gesuita Eusebio Francesco Chini e di contribuire alla conoscenza del personaggio del gesuita.
La scelta di affidare l’opera cinematografica allo studio «il Volo» di Mario Quattrina è dovuta alle «riconosciute competenze e abilità artistiche in ambito cinematografico» che hanno consentito di firmare altri lavori dedicati a personaggi illustri, quali Gianni Caproni e Guido Moncher da Coredo.