Il compositore trentino Matteo Franceschini su «Amadeus»
Si racconta sul prossimo numero del mensile, in edicola da lunedì 2 marzo
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Amadeus, il mensile della grande musica, ha incontrato per i propri lettori il compositore trentino Matteo Franceschini, autore dell’opera per bambini dai 6 ai 14 anni Milo, Maya e il giro del mondo che ha recentemente debuttato al Teatro Sociale di Como.
Ispirata ai temi di Expo 2015 (nutrire il pianeta, energia per la vita), l’opera, che a gennaio ha vinto il premio internazionale Fedora – Rolf Liebermann, si incentra sui viaggi di Milo e Maya, i quali girano il mondo esplorando i quartieri della città in cui vivono quasi fossero continenti, entrando in contatto, in ognuno di essi, con nuove culture.
Nato a Trento nel 1979, Franceschini descrive sul numero di Amadeus in edicola dal 2 marzo la sfida alla quale si è sottoposto: comporre musica contemporanea per un pubblico di giovanissimi.
«I ragazzi sono curiosi per definizione. L’obiettivo è alimentare questa curiosità considerandola un punto di partenza, senza rinunciare alla complessità di concezione. Ho così creato molteplici livelli di fruizione, per soddisfare i conoscitori senza disorientare i meno esperti.»
Nell’intervista a Amadeus Franceschini racconta, fra l’altro, cosa ha imparato da questo progetto.
«Comporre significa indagare ciò che non si conosce e si desidera scoprire. In altre parole, evolvere. Difficile, a volte rischioso, ma per me necessario.»
Dopo il debutto a Como, l’opera inizierà una lunga tournée per approdare a Trento il 25 e 26 maggio prossimi.