Alt(r)e Visioni 4. Dalla montagna all’arte – Di Daniela Larentis

In corso a Livo, nella suggestiva ambientazione di Palazzo Aliprandini Laifenthurn, la mostra collettiva curata da Nicoletta Tamanini, visitabile fino al 13 ottobre 2024

Werner Dejori, Saslonch.

A Livo, in Val di Non, è in corso la mostra collettiva «Alt(r)e Visioni 4. Dalla montagna all’arte», ospitata nell'antico Palazzo Aliprandini Laifenthurn (Ideazione mostra e curatela di Nicoletta Tamanini).
L'esposizione, inaugurata il 12 luglio, resterà aperta fino al 13 ottobre 2024. Gli orari di apertura sono i seguenti: dal 13 luglio al 1° settembre, da martedì a venerdì dalle 20:00 alle 22:00, e nei fine settimana e festivi dalle 15:00 alle 22:00. Dal 2 settembre al 13 ottobre, sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 15:00 alle 22:00. L'ingresso è libero.
Grazie all'ampio apprezzamento ottenuto dalle prime tre edizioni di Alt(r)e Visioni (curate da Tamanini), l’ente organizzatore, l'Associazione culturale «Il Quadrifoglio», in collaborazione con il Comune di Livo, ha deciso di proseguire l'indagine sul tema della montagna.

Questa quarta edizione è parte delle celebrazioni per i 30 anni dell'Associazione di artisti gardenesi UNIKA.
«Dalla montagna all’arte» offre, grazie agli artisti ladini della Val Gardena, un panorama variegato di talenti e creatività, permettendo di conoscere meglio la realtà di una valle alpina della nostra regione, nota in tutto il mondo per l’arte della lavorazione del legno.
Attualmente, la Val Gardena è una vera fucina di creatività contemporanea, dove l’elevato livello tecnico si coniuga con nuovi linguaggi espressivi e si confronta con tematiche di respiro globale.
 

Lorenz Demetz, Laura.
 
Dei 42 membri di UNIKA, 25 partecipano a «Alt(r)e Visioni 4», portando le loro opere nel cuore della Val di Non.
Tra questi, diciotto scultori (Livio Comploi, Thomas Comploi, Diego Deiana, Helene Demetz, Lorenz Demetz, Egon Digon, Armin Grunt, Sigmund Holzknecht, Matthias Kostner, Lukas Mayr, Walter Pancheri, Stefan Perathoner, Roland Perathoner, Ivo Piazza, Filip Piccolruaz, Matthias Sieff, Valeria Stufflesser e Chelita Zuckermann), due fotografi (Werner Dejori e Mattheus Kostner) e cinque pittori (Veronica Caterisano, Paolo Rossetto, Günther Runggaldier, Fabrizio Senoner e Christian Stl). Le circa ottanta opere esposte nei vari ambienti di Palazzo Aliprandini Laifenthurn offrono al visitatore uno stimolante panorama dell'attuale scena artistica gardenese.
La mostra è accompagnata da un prezioso catalogo.
 
Sottolinea Matthias Kostner, presidente di UNIKA, nel suo contributo in catalogo: «UNIKA festeggia il trentesimo anniversario e per questo abbiamo deciso di organizzare un programma più ricco del solito. Organizzeremo esposizioni anche in luoghi più distanti e nuovi, dove UNIKA non ha mai avuto occasione di esporre.
«Uno di questi posti è palazzo Aliprandini a Livo, che si presta benissimo per un gruppo numeroso di artisti. Gli ampi spazi e le tante sale offrono una bella visibilità agli espositori e alle loro opere molto differenti le une dalle altre.
«I lavori esposti sono stati scelti con cura dalla curatrice Nicoletta Tamanini: sculture, pitture e anche fotografie. Le opere in mostra rappresentano al meglio lo spirito di UNIKA, la grande varietà e la volontà di abbinare il sapere delle mani con l’arte.
«Il titolo della mostra Dalla montagna all’arte rispecchia bene il carattere di UNIKA, che da sempre si è lasciata ispirare dalle montagne che la circondano.»
 

Thomas Comploi, Cristo Risorto.
 
Spiega la curatrice: «Le opere presenti all’interno di tutti gli ambienti di Palazzo Aliprandini Laifenthurn di Livo, circa un’ottantina, sono state selezionate per offrire al visitatore un panorama quanto mai vario e stimolante dell’attuale realtà artistica gardenese e non solo, esponendo, per ogni scultore, pittore o fotografo del gruppo UNIKA presente in mostra, le opere più connotative e significative.
«Ovviamente l’allestimento in una dimora come Palazzo Aliprandini-Laifenthurn soggiace ai limiti oggettivi imposti dagli antichi spazi e ai numerosi vincoli di tutela del bene culturale e quindi il percorso si propone come un affascinante viaggio artistico tra scultura, pittura e fotografia in cui stupore e meraviglia accompagnano dall’inizio del percorso fino alle sale del quarto piano del palazzo espositivo.»

«Diverso invece l’ordine con il quale gli artisti sono posizionati nel catalogo che accompagna l’esposizione. Seguendo come filo conduttore un criterio di pura armonia estetica e cercando di tradurre in immagini il sottotitolo della mostra Dalla montagna all’arte, si propongono inizialmente le opere che più si legano alla natura del territorio di montagna e alla sua tradizione, con uno sguardo alla scultura di ambito sacro o ispirata ad esso, quindi l’immagine femminile e il suo mondo poetico seguita dalla rappresentazione del paesaggio della valle alpina.
«Movendosi da un linguaggio essenzialmente figurativo ad uno più espressionista e contemporaneo viene poi riproposta la figura umana reinterpretata in modo del tutto originale e anticonvenzionale avvicinandosi quindi verso nuove sperimentazioni plastiche in ambito scultoreo in cui il legno e materiali alternativi assumono le forme più varie e inusuali in un tripudio di colore, armonia e creatività.»

Daniela Larentis – [email protected]