Giovani Cooperatori: la nuova presidente è Ilaria Rinaldi

L’assemblea ospitata alla sala della Cooperazione di Isera ha eletto il nuovo direttivo che, nella prima riunione, ha nominato Ilaria Rinaldi presidente

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Ilaria Rinaldi è la nuova presidente dell’Associazione Giovani Cooperatori Trentini.
È stata eletta durante la prima riunione del direttivo eletto dall’assemblea dell’Associazione ospitata alla Sala della Cooperazione di Isera.
Raccoglie il testimone di Luca Riccadonna, guida dei Giovani Cooperatori dal 2018 e presidente che ha condotto l’Associazione alla tappa del mezzo secolo raggiunta e festeggiata nel 2019.
Sofia Pederzolli è stata eletta vicepresidente. A Francesco Giacomelli è stato affidato l’incarico di tesoriere/cassiere.
Ricordiamo che, dal 1969, l’Associazione è il riferimento per ragazze e ragazzi, dai 18 ai 35 anni di età, che desiderano avvicinarsi al movimento cooperativo trentino.
 
  Chi è Ilaria Rinaldi 
Trentaquattro anni di età, cresciuta a Strigno, risiede a Trento ed è socia della Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Con una laurea in giurisprudenza, ha ampliato poi il proprio bagaglio di competenze con un master in European Project Management e un master di secondo livello in Strategic Foresight.
La sua carriera è arricchita da esperienze in progetti sociali ed educativi, dedicati alla valorizzazione e al futuro del territorio, incluso il progetto «Cooperazione 2040» finanziato dalla Cooperazione Trentina tramite la borsa di studio «Katia Tenni».
 
Queste attività hanno consolidato la sua comprensione della necessità di un approccio sistematico nell'ambito della pianificazione e dello sviluppo, coinvolgendo attivamente la comunità locale.
Attualmente lavora presso l'Università di Bologna, dove riveste il ruolo di esperta di Strategic Foresight. Collabora in un ambiente di ricerca che spazia dall’ingegneria e l’intelligenza artificiale alla creatività, alla cyber-creatività, al design, alla psicologia, alle neuroscienze e agli studi di futuro.
 
Ilaria è parte attiva dell’Associazione Giovani Cooperatori Trentini dal 2020 mettendo in pratica la sua passione per la ricerca, la sperimentazione e il territorio al servizio della collettività, con l’intento di costruire insieme il futuro che vorremmo in modo sostenibile e innovativo.
Nel nuovo direttivo sono inoltre stati eletti: Matteo Beltrami, Alberto Buratti, Massimo Calzà, Tiziano Cova, Francesco Giacomelli, Valentina Mustaffi, Sofia Pederzolli, Milena Rizzardi.
 
  Nuovo Statuto 
L’appuntamento assembleare, nella parte straordinaria, ha modificato lo Statuto dell’Associazione.
Tra le principali novità la modifica della denominazione da Associazione Giovani Cooperatori Trentini a Giovani Cooperatori Trentini – Aps Associazione di Promozione Sociale nell’eventualità in cui l’Associazione decida di aderire alla riforma del Terzo Settore.
«Tra i punti fondamentali del documento che contiene le linee guida dell’Associazione – spiega Riccadonna – vogliamo evidenziarne due: coltivare la cooperazione nei giovani e coltivare i giovani nella cooperazione».
 
Per fare questo c’è l’intenzione di mettere in campo due azioni: «La prima – aggiunge Riccadonna - porsi come collettore dei gruppi giovanili cooperativi dei vari settori. La seconda, e in sinergia con la Federazione Trentina della Cooperazione, intercettare i giovani che hanno ultimato il percorso compiuto nelle Acs-Associazioni Cooperative Scolastiche e nelle Cfs-Cooperative Formative Scolastiche per valorizzare l’investimento della Federazione nel mondo scolastico e consentire a questi giovani di alimentare il proprio cammino cooperativo».
 
Un’altra novità appartiene al rinnovo del direttivo: «Rispetto al passato quando scadevano tre componenti ogni anno – conclude Riccadonna - l’intero direttivo scadrà al completamento del triennio e sarà eletto per intero nello stesso anno del rinnovo del Consiglio di amministrazione della Federazione Trentina della Cooperazione. Inoltre, ogni socio, dovrà rinnovare ogni dodici mesi la propria adesione all’Associazione con il versamento della quota associativa a differenza di quanto avveniva in passato quando la quota era una tantum».