«Start up» e «Manager Trentino dell’anno» – Di M.D. Bornancin

La prima edizione premia la nuova startup «B2 Labtech Srl» e il presidente del Gruppo Ferrari Matteo Lunelli

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Un momento importante e nuovo per il sistema trentino quello organizzato dal quotidiano l’Adige, che ha permesso di far conoscere un progetto innovativo d’azienda e il miglior Imprenditore dell’anno 2023.
La giuria, composta da Michela Baldessari Direttrice di Radio Dolomiti, Pierluigi Depentori Direttore Responsabile del Quotidiano L’Adige, Alberto Faustini Direttore dei media italiani del gruppo Athesia, Mauro Keller di TV33, e inoltre per la categoria Startup Nicola Calabrò, con voto unanime ha premiato una nuova startup, la «B2 LABTECH SRL» e assegnato il 1° Premio quale Manager per l’anno 2023 a Matteo Lunelli, presidente del Gruppo Ferrari.
Due esempi d’impresa del saper fare, tra innovazione e tradizione.
 
Depentori, nel presentare la serata, ha evidenziato che questo nuovo premio è, da un lato il riconoscimento ad uno dei massimi esponenti dell’economia trentina, quello dell’azienda Ferrari conosciuta per la qualità e la capacità organizzativa e gestionale in tutto il mondo; dall’altro, per la B2 Labtech azienda informatica di Rovereto, del futuro e dell’innovazione, delle nuove tecnologie di un’imprenditoria giovanile che, attraverso un’invenzione è riuscita a migliorare il benessere delle persone nella loro vita quotidiana.
Tutto questo quale rappresentazione di come evolve lo sviluppo del Trentino e creare quelli stimoli giusti per rimanere al passo con i tempi.
 
Il riconoscimento alla «B2 Labtech Srl», rappresentata dai due giovani protagonisti e fondatori di questa start up: Luca Benedetti (30 anni) e Francesco Brocca (31) è racchiuso nella seguente motivazione: «Per aver saputo innovare il settore dell’illuminazione attraverso un processo di “Machine Learming” per riprodurre in ambienti indoor la luce diurna naturale riducendo lo stress luminoso causato dal gap cromatico tra l’illuminazione artificiale e luce solare».
In questo caso si è valutato il grado d’innovazione dell’iniziativa, la solidità dell’idea, ed anche le competenze dei ricercatori ideatori.
 

 
Una società nata nel marzo 2022, e che Luca Benedetti uno degli artefici di questa realtà produttiva ha così descritto: «L’idea mi è venuta qualche anno fa, quando in Danimarca, paese nuvoloso e piovoso con poco sole, ho imparato l’importanza dell’illuminazione per la salute umana».
Sono andato all’estero, come il mio collega Brocca per trovare l’America, ma poi siamo tornati e abbiamo scoperto che anche in Trentino vi sono possibilità di realizzarsi.
Abbiamo inventato un software, che adatta automaticamente l’intensità e il colore dei sistemi d’illuminazione INDOR, attraverso l’unione remota dei dati acquisiti in tempo reale per ridurre lo stress luminoso.
 
Sono stati inseriti dei dispositivi con tecnologia a LED, fonoassorbenti e molto sostenibili, realizzati con fibre ottenute dal riciclo di bottiglie di plastica.
Si è così ridotto lo stress luminoso causato dalla differenza dell’intensità e colorazione che influenzano le funzioni corporee e quindi il benessere delle persone.
Si creano un confort luminoso e acustico, una rivoluzione del modo in cui le persone vivono e lavorano.
Un’illuminazione intelligente e umano centrica, basata sui valori della sostenibilità e delle energie alternative, con un metodo di lavorazione artigianale e design prettamente italiano.
 
Da una ricerca scientifica è emerso come la luce e i suoni siano elementi per regolare il funzionamento del nostro corpo in ambito biologico e psicologico.
Trovare soluzioni innovative, per permettere alle persone di vivere e lavorare negli spazi interni in maniera salutare e confortevole è stato il punto principale delle nostre applicazioni.
Il nostro progetto è partito da una partecipazione a un programma di accompagnamento di Start Up HIT Valley e Trentino Sviluppo, dove abbiamo vinto un premio per le idee imprenditoriali innovative e originali.
 
È un progetto d’illuminazione adattiva, con un sistema che, collocati in una stanza i sensori rilevano la situazione dell’illuminazione e con un algoritmo comunicano al software apposito come far giungere all’ambiente interno la luce naturale.
«Questo premio che oggi conseguiamo va a considerare gli studi e gli sforzi fatti, ma soprattutto realizzati con la nascita di quest’azienda e l’opportunità di essere tornati a casa nel nostro territorio.
«Il nostro gruppo di lavoro si è arricchito di due nuove ricercatrici, una di Verona e l’altra della Turchia, con conoscenze specifiche nel settore cui operiamo. Il futuro è così già cominciato.»
 

 
Il premio Menager Trentino dell’anno, è stato assegnato a Matteo Lunelli, Presidente delle Cantine Ferrari e Amministratore delegato del Gruppo Lunelli con la seguente motivazione: «Per aver saputo portare il gruppo Lunelli in una dimensione internazionale riconosciuta come una delle eccellenze italiane nel mondo, ma mantenendo salde le radici in Trentino».
Questo l’intervento del vincitore: «Un gruppo formato da cinque cugini, che ringrazio per la collaborazione e condivisione delle strategie aziendali, determinate da una e unica visione comune.
«Ringrazio gli zii Gino e Franco per aver creduto in me e per l’aiuto ricevuto nel passaggio generazionale.
«Ho l’onore di guidare una squadra che nel 2023, sia pure in un momento complesso, ha raggiunto il secondo miglior risultato di sempre, con sei milioni di bottiglie vendute, oltre 100 collaboratori, con un fatturato del gruppo di 143 milioni/Euro, dei quali 100 delle cantine Ferrari, numeri di grande significato».
 
Possiamo dire che è un’insieme di persone che ha saputo trovare un mix, tra innovazione e tradizione, con una visione incentrata sulla valorizzazione del territorio e la sostenibilità. È cresciuto anche il Trento DOC, bollicine di montagna, con riconoscimenti internazionali ottenuti anche di recente, che rappresentano un reale passo avanti della vitienologia trentina, qualificandone le sue caratteristiche.
Matteo Lunelli ha affrontato anche due temi importanti dello stato attuale: il cambiamento del clima e l’intelligenza artificiale.
 
Per il clima, con temperature in aumento anche durante le vendemmie, abbiamo piantato vigneti, più in altura, dove la temperatura è minore.
Questo per bilanciare le coltivazioni in particolare per le uve per la produzione dello spumante. Con me c’è oggi mio cugino Marcello, che segue tutte le coltivazioni dei vigneti della nostra realtà agricola e che è testimone della situazione climatica nei vigneti e delle sperimentazioni in atto.
Esperienze queste a seguito di vari studi già da anni, introdotte. Certo il riscaldamento climatico c’è e con esso bisogna sempre fare i conti, così la vendemmia subisce un’anticipazione di due settimane rispetto alla normalità con buoni risultati.
La montagna è per noi comunque la cifra dei nostri vigneti.
 
L’intelligenza artificiale, questa novità tecnologica, permette di scoprire nuovi processi organizzativi, anche in campo aziendale.
Stiamo allo scopo utilizzando nuovi sistemi, con sperimentazioni in alcuni ambiti. Ad esempio, l’effettuazione di particolari foto con l’uso di droni, in base alla crescita dell’uva.
L’obiettivo è di far imparare alla macchina la tipologia e la qualità dell’uva e separarla tra le diverse cuvée.
La tecnologia deve aiutare a far meglio quello che facciamo. Noi siamo, insieme ai nostri collaboratori, un gruppo di giovani che cresce e dobbiamo pertanto coltivare i nostri nuovi talenti che hanno dimestichezza con tutti i sistemi informatici ed elettronici.
Per le collaborazioni con strutture del territorio, abbiamo adottato una scuola di formazione dei talenti del saper fare.
Si tratta della scuola alberghiera di Levico, dove i giovani imparano le professioni legate al turismo, anche in chiave vinicola, dove noi con i nostri tecnici facciamo incontri informativi e conoscitivi sulla diversità e particolarità dei vini.
 

 
Matteo Lunelli ha completato la sua esposizione con il seguente ringraziamento:
«Ringrazio la giuria per questo premio, frutto del lavoro e della passione di tutte le donne e gli uomini del Gruppo Lunelli.
«Lo dico a mia moglie, che ogni giorno è a mio fianco e a tutta la mia famiglia che mi ha sempre dato grande fiducia.
«Siamo orgogliosi di portare Ferrari nel mondo, come espressione della viticoltura di montagna del Trentino, di aver creato un Gruppo con radici solide e con un forte legame con questo territorio.
«Un territorio che vogliamo promuovere, tutelare e valorizzare, mettendo le persone al centro e operando in armonia con l’ambiente e la comunità.
«È il frutto di 122 anni di storia, costellati di successi per l’azienda, e per me di venti anni di lavoro molto intensi e impegnativi, ma anche bellissimi e ricchi di soddisfazione.»
 
Questa realtà imprenditoriale, divenuta negli anni un’eccellenza internazionale, merita sicuramente la prosecuzione di una continua attenzione, non solo della stampa, ma so della comunità trentina.
In conclusione, per completare l’informazione di questa importante giornata per l’economia e il sistema imprenditoriale, Depentori regista dell’incontro ha comunicato che la giuria della prossima edizione 2025, sarà integrata dai vincitori di questa prima edizione del premio.
 
Merita ricordare che queste due premiazioni sono state realizzate dallo Studio Andreatta & Nicoletti Designer di Trento, azienda giovane, dove nel cuore pulsano la passione e la creatività.
Sono le forze trainanti di un team fresco, sinergico e coeso che s’impegna ogni giorno per realizzare oggetti unici dal design ricercato.
Ogni prodotto è il frutto di un’attenta ricerca stilistica e di una selezione meticolosa dei materiali, individuando quelli che si sposano meglio con la filosofia aziendale, sempre attenta all’ambiente.
In questo caso è stato usato il legno proveniente dagli alberi abbattuti della tempesta Vaia.
 
In occasione di questa prima edizione il team dello studio ha bozzettato un oggetto su misura, attraverso la condivisione delle idee, per giungere a un design vincente e apprezzato.
Oltre al legno e alla sagoma in plexiglas sono stai utilizzati inserti in ottone dorato per le lettere che sono state posate una ad una sulla parete di plexiglas.
Opera questa dal design artistico, dove la capacità del saper fare rappresenta la qualità di quest’azienda da anni operante nel Trentino.

A cura di Maurizio Bornancin - [email protected]