Verso il 150° anniversario dell'Unità d'Italia/ 6

Una cartina della città di Trento che segna i principali cambiamenti avvenuti proprio nella seconda metà dell'Ottocento

Pubblichiamo qui di seguito la mappa storica della città di Trento, datata 1855, che ci è stata mostrata in occasione di una conferenza stampa indetta dal Museo Storico del Trentino per illustrare le iniziative culturali legate al 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
È interessante osservarla per ricavare alcune cose.

La prima è che è stata fatta in un momento particolare, cioè quando la città stava per subire il maggiore cambiamento urbanistico dall'epoca della costruzione delle mura del 1200.
Come si può vedere, infatti, l'Adige scorre ancora nel suo vecchio alveo. Ma già si vede il tracciato del nuovo percorso del fiume, rettificato per consentire alla ferrovia del Brennero (che sarebbe stata inaugurata di lì a pochi anni) di percorrere un tratto rettilineo.

Il recupero del territorio che si trova a nord del vecchio alveo è ancora tutto da pensare.
La Torre Verde vigilava ancora l'accesso nord del fiume. La Torre Vanga era ancora un piccolo porticciolo a fianco del quale sfociava la Roggia Grande. Il Palazzo del Diavolo si affacciava sul fiume come un fondaco veneziano. La basilica di San Lorenzo allora si trovava sulla destra Adige, al di là del ponte omonimo.

Particolare che pochi conoscono è che il fiume riduceva l'abitato di Piedicastello, così come pochi sanno che l'attuale Curia non era ancora proprietà del Vescovo e che il tribunale era solo in fase progettazione.
Più ancora, le mura della città tagliavano ancora la città da Torre Vanga in direzione NO-SE e che solo il sindaco illuminato Oss Mazzurana avrebbe osato abbattere per creare Via Verdi.

La cartina è riempita di piccoli circoli perché il Museo Storico (che ce l'ha cortesemente fatta avere) ne ha fatto un gioco didattico per le scolaresche, che devono indovinare il tragitto seguendo le regole di un simpatico gioco dell'oca.
Ci è stato promesso che nei prossimi giorni ce ne verrà inviata una pulita, ancora più interessante perché sarano leggibili gli antichi niomi delle vie della città.

La pianta della città è stata ricavata dall'archivio delle mappe catastali asburgiche d'impianto di Trento, 1855.
Ovvimente ora appartiene alla Provincia autonoma di Trento ed è contenuta nell'esposizione storica del libro fondiario e del catasto di Trento.