Siglata la compravendita: «Operazione Tassullo» conclusa

Rami d’azienda, Stabilimenti, Gallerie e marchi della Tassullo Materiali SPA sono stati acquisiti dalla Miniera San Romedio Srl

Con la firma tra le parti coinvolte, avvenuta questa mattina in sede notarile a Trento, giunge al termine la complessa operazione di cessione dei rami d’azienda della Tassullo Materiali SpA, avviata nella primavera del 2016.
Ad aggiudicarsi il pacchetto azionario a seguito di una gara pubblica d’appalto con un’offerta di 5 milioni e 945 mila euro, Miniera San Romedio Srl, una cordata partecipata da realtà locali: Covi Costruzioni Srl, maggiore azionista con il 46,15%, affiancata da Co.Beton Srl 15,39%, Isa SpA 7,69%, e Tassullo Investitori 30,77%, che raggruppa Misconel Srl, Elettrica Srl di Cesare Cattani, Gruppo Tama SpA, Lamtex Srl, oltre a due investitori privati locali, Franco Fellin per STP Srl, e la Roberto Fondriest.
Il lotto acquisito include gli stabilimenti di Tassullo e Mollaro, le cave di Pozzelonghe e Bouzen, il 77% del capitale sociale della Tassullo Beton Srl, il 70% del capitale sociale della Hd System Srl, il 100% del capitale sociale della Ir srl. 
Nell’atto sono compresi anche i contratti con i dipendenti rimasti nella Tassullo Materiali, i marchi di proprietà di Tassullo SpA e il 60% del capitale della Cae.
 
Nella delicata operazione di passaggio sono intervenuti anche i sindacati - Sandra Ferrari, Fillea Cgil, Fabrizio Bignotti, Filca Cisl, Matteo Salvetti, Feneal Uil - che in Assemblea hanno approvato l’accordo, condizione necessaria per avere il via libera al passaggio di proprietà. Salvaguardati 39 lavoratori, di cui 1 dirigente, 17 impiegati, 21 operai.
Il Piano Industriale di Miniera San Romedio prevede investimenti nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali per l’edilizia sostenibile, il rinnovo degli impianti produttivi, tutto supportato da una leadership tecnologica, flessibilità della struttura, team qualificati e qualità dei prodotti, naturali, fatti con materie prime selezionate e di origine controllata come la calce e la dolomia del Trentino, destinati all’edilizia sostenibile.
La nuova proprietà dichiara che, compatibilmente all’andamento aziendale e del mercato, sono previsti investimenti stimati di circa 5 milioni di euro.
 
«Da subito intendiamo dare nuovo slancio alla ricerca sui materiali avviando dei progetti di ricerca interni e in collaborazione con le migliori università mettendo a disposizione importanti investimenti per la R&D, – afferma Matteo Covi, presidente della nuova San Romedio Srl. – Ci concentreremo sulla ripartenza basandoci su ciò che Tassullo ha sempre fatto, e bene, continuando a essere un punto di riferimento per il mercato.
«La sfida sarà il rilancio del marchio, ma partiremo prima ancora dal territorio, dai suoi valori, e dalle persone che hanno contribuito al know how secolare di Tassullo.
«Contiamo sulla fiducia della famiglia aziendale per portare avanti con serenità e forza la rinascita di questa azienda, auspicando ritorni in breve tempo ad essere portavoce e punto di riferimento del mercato in cui opera.»
 
Sicuramente un’operazione frutto degli sforzi e degli importantissimi investimenti di un gruppo coeso e unito, e di forte valore per la collettività, poiché vede l’assegnazione a un soggetto locale, evitando così la frammentazione o diversità di obiettivi che sarebbero potuti derivare da player nazionali interessati a sfruttare le sole cave senza voler proseguire l’attività industriale e quella in ipogeo, fiore all’occhiello riconosciuto in tutto il mondo.
Soddisfatti i nuovi amministratori, i dipendenti e le maestranze, per l’obiettivo raggiunto di mantenere una vendita unitaria dell’azienda e preservarne così il valore per la collettività e il territorio.
Ora, pronti al rilancio con l’obiettivo di riportare Tassullo ai vertici europei.