Brexit, il pensiero del senatore Fravezzi
«La UE deve mostrare da subito di saper incidere nella vita dei cittadini europei»
«Per cercare di ridurre al massimo i disagi derivanti dall’abbandono dell’UE da parte del Regno Unito e per dare finalmente delle risposte concrete ai bisogni dei cittadini, è necessario che l'Europa assuma finalmente decisioni rapide e immediatamente praticabile, soprattutto in tema di migrazione, occupazione, crescita e investimenti.»
Lo dichiara il senatore Vittorio Fravezzi, Vicepresidente Vicario del Gruppo Per le Autonomie intervenuto in dichiarazione di voto sulla risoluzione di maggioranza in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno.
«È, inoltre, urgente dare maggiori poteri decisionali al Parlamento Europeo e rivedere i vincoli del Patto di stabilità e del Fiscal Compact.
«Per quel che concerne gli investimenti pubblici e privati sarebbe, ad es., auspicabile un meccanismo che consenta di non considerare, ai fini dei bilanci nazionali, gli investimenti destinati ad infrastrutture che sono quelli maggiormente destinati a produrre occupazione.»
Secondo Fravezzi è necessario affrontare le succitate questioni in tempi brevi, superando le secche burocratiche che molto spesso frenano il compimento di politiche efficaci e danno una immagine di una Europa lenta, inconcludente e lontana dai cittadini.
«L'Ue deve mostrarsi finalmente capace di dare risposte pronte ai problemi emergenti come le crisi economiche e le crisi migratorie, perché ritardare le soluzioni contribuisce a produrre effetti deleteri, come si è visto nel caso della Brexit.»
A questo proposito Fravezzi auspica che la proposta italiana sul «Migration Compact» sia finalmente approvata in quanto rappresenta un contributo decisivo alla strategia dell'Unione Europea per il contenimento dei flussi migratori intervenendo direttamente nei Paesi d'origine dei migranti (in particolare in Africa).
Il senatore approva l'azione sino ad ora portata avanti dal Governo italiano in quanto coerente con lo spirito dei trattati fondativi, «uno spirito che deve essere ritrovato e rinnovato.
«Ora alla luce di questi nuovi fatti deve essere più incisiva ed attenta alle esigenze dei cittadini che si sentono esclusi e, pertanto, riscoprire le ragioni della solidarietà e sussidiarietà che sono elementi fondativi dell'Unione stessa.
«L'Europa – conclude Fravezzi – deve tornare se stessa, tornare ad investire sulla crescita, costruire ponti e riprendersi i propri ideali abbandonando le politiche fatte di soli parametri e vincoli.»