Val di Non, i dati dell’estate sugli impianti: il bilancio

Nei mesi tra giugno e la metà di ottobre si sono registrati 16.648 passaggi, contro i 21.846 del 2019 – I dettagli nel servizio

Tempo di bilanci per la stagione estiva conclusasi in Val di Non.
«Se pensiamo alle premesse che hanno accompagnato l’apertura della stagione estiva 2020, possiamo dirci soddisfatti.»
Ivan Larcher, presidente di Joy Val di Non Alps, commenta i numeri che accompagnano la chiusura autunnale degli impianti avvenuta all’inizio di questa settimana.
«Dopo che l’emergenza sanitaria ci ha impedito di lavorare bene a giugno, a causa del lockdown, nei mesi successivi abbiamo prodotti numeri in tutto simili a quelli del 2019.»
 
Numeri alla mano, nei mesi tra giugno e la metà di ottobre si sono registrati 16.648 passaggi, contro i 21.846 del 2019; per quanto riguarda gli incassi, nello stesso periodo sono entrati 63.185 euro, contro gli 81.140 del 2019. I giorni di apertura: 94 quest’estate, 116 nel 2019.
Nel mese di giugno i passaggi sono stati 407, contro i 3.246 dello stesso mese dell’anno scorso. Addirittura, vi sono numeri in crescita: come gli adulti e bambini sola andata, rispettivamente 5928 e 1099 nel 2020 contro i 5901 e 945 del 2019.
Quest’estate poi, ha fatto la propria comparsa la tipologia dei proprietari di seconda casa (41), assente lo scorso anno. In leggera flessione il numero di clienti provenienti dalla zona di Caldaro.
 
«Per questo siamo contenti. – aggiunge Larcher. – In particolare, la clientela ci ha riconosciuti come un’area per le attività outdoor sicura e speriamo che questo valore venga percepito anche nella prossima stagione invernale 2020/2021.
«In questo senso stiamo procedendo a nuovi investimenti ulteriormente migliorativi: un nuovo sistema di controllo accessi con tornelli, la vendita dei biglietti online e la stampa automatica nelle stazioni di partenza degli impianti.
«Investiamo per dare il massimo del divertimento in sicurezza.»